Ciclismo
Giro d’Italia 2015: Polanc in solitaria sull’Abetone, Aru sfiora la Rosa che va a Contador
Primo arrivo in salita. E nessuno ha voglia di aspettare. Nè Jan Polanc, che conquista la vittoria in vetta all’Abetone con una lunga fuga iniziata nei primi chilometri, né i big della classifica generale, con Alberto Contador, Richie Porte e Fabio Aru già assoluti protagonisti della 98esima edizione del Giro d’Italia.
Dopo la giornata di ieri, spumeggiante sin dai primi chilometri, i girini sono tornato nei ranghi con uno svolgimento classica per la frazione odierna. Nei primi chilometri hanno preso margine 5 corridori: Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Serghei Tvetcov (Androni Sidermec), Silvan Dillier (BMC), Sylvain Chavanel (IAM) e Jan Polanc (Lampre Merida). Alle loro spalle ha provato per diversi chilometri ad accodarsi Alessandro Malaguti (Nippo – Vini Fantini), senza però riuscire nell’impresa. In gruppo la Orica-GreenEDGE ha lasciato margine alla fuga, scappata fino ad oltre 10′ di vantaggio.
Solo negli ultimi 40 chilometri in gruppo è aumentato il ritmo, con la Nippo – Vini Fantini molto attiva all’inseguimento fino a riportarsi a circa 5′ ai piedi della salita. Tra i battistrada il primo a rompere gli indugi è stato Chavanel, che con due scatti ha selezionato il gruppo. Al comando con lui sono rimasti Dillier e Polanc. L’atleta della Lampre-Merida se n’è andato in solitaria a 10 chilometri dalla conclusione, dimostrandosi ottimo scalatore come già evidenziato più volte nelle ultime stagioni. In gruppo la prima selezione è arrivato dopo uno scatto di Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF), cui hanno risposto, pur senza convinzione, Ivan Basso (Tikoff-Saxo) e Diego Rosa (Astana). Ripresi questi due è partito Mikel Landa, a sua volta compagno di Aru, ma la Tinkoff non ha lasciato spazio riportandosi sulle ruote sue e di Pirazzi.
A 5 chilometri dalla conclusione, primo scatto tra i big: accelerazione secca di Alberto Contador, classica sparata del Pistolero. Sulla sua ruota si sono riportati, nell’ordine, Richie Porte (Team Sky) e Fabio Aru (Astana), nonostante il sardo abbia avuto qualche difficoltà a riportarsi sulla ruota dello spagnolo. Poco dopo Mikel Landa è riuscito a rientrare sul terzetto che si era avvantaggiato sul resto del gruppo, impostando il ritmo per Fabio Aru. In difficoltà, ancora una volta, Rigoberto Uran Uran (Etixx-QuickStep), decisamente in ombra tra i pretendenti al successo finale.
Nel contempo Polanc ha proseguito con la sua azione, riuscendo a mantenere margine sugli inseguitori diretti, presentandosi da solo negli ultimi metri. 23 anni compiuti da pochi giorni, lo sloveno è andato a conquistare il primo, splendido successo di una carriera che in futuro può regalargli grandi soddisfazioni.
Nel tentativo di aggiudicarsi la maglia rosa, Fabio Aru si è impegnato in una volata lunghissima per riprendere Chavanel e conquistare il simbolo del primato. Il francese della IAM, però, è riuscito a resistere al ritorno dei big, con Aru che si è dovuto accontentare della terza posizione davanti a Contador e Porte con un ritardo di 1’31” da Polanc. Il gruppo di Uran ha chiuso a 22” dal terzetto delle meraviglie che, quest’oggi, ha fatto intravedere un altro passo rispetto agli altri uomini di classifica.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Gianluca Santo