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Olimpiadi Europee, inutili per la ginnastica artistica? Livello basso, formula assurda, big assenti, spettacolo, scuola e…

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I Giochi Olimpici Europei si avviano alla conclusione per la ginnastica artistica (mancano solo le Finali di Specialità, in programma nella giornata di domani), ma un bilancio chiaro e distinto si può già stilare. Olimpiadi Europee sostanzialmente bocciate su tutto il fronte…

 

  • Formula che non premia la meritocrazia. Le ginnaste più forti non sono desiderate. La stupida regola del passaporto rinforzato (massimo un’atleta per Nazione in ciascuna Finale) ha abbassato notevolmente il tasso tecnico della competizione. Clicca qui per l’editoriale che lo evidenzia
  • Turno di qualificazione spezzato in due giorni, cioè il cervello di un’atleta rimane in gara per 48 ore: snervante. Benefici fisici? Pochi, perché i ginnasti sono abituati a eseguire 4/6 esercizi in un giorno: non è un dramma
  • La gara a squadre senza la Finale? Una bestemmia pura. Già vista ai Giochi del Mediterraneo ma di certo è una competizione che, in linea teorica, dovrebbe avere una valenza diversa. Poi la formula 3-3-2: si può chiamare “squadra” un trio? E non si tiri fuori il beach volley che implica tutt’altro
  • Uomini e donne insieme, invece, lo promuoviamo. Le gare maschili, inutili negarlo, sono meno viste: forse questo è un po’ il modo per destare maggiore interesse. Certo c’è tanta confusione in pedana e la gara è di lettura meno facile

 

  • Fare una gara a metà giugno per la ginnastica è davvero pura follia. Le atlete (parlo squisitamente al femminile perché tra gli uomini è diverso) sono molto giovani, almeno l’80% frequenta ancora la scuola e questo periodo è solitamente dedito agli esami. Non solo in Italia, ma un po’ in tutto il Vecchio Continente. Molte ragazze hanno dovuto rinunciare a queste Olimpiadi Europee per adempiere ai loro obblighi. Se ci pensate bene è difficile trovare gare a giugno-luglio, proprio per questo motivo (e i Mondiali si svolgono a ottobre non a caso). E chi non era sui banchi di scuola si stava forse godendo un periodo di stacco dopo gli Europei e in vista della seconda parte di stagione
  • L’attenzione e la concentrazione è tutta sui Mondiali che assegnano i pass per le Olimpiadi 2016. È l’appuntamento cruciale della stagione, moltissime atlete si stanno preparando per Glasgow: andare in gara ora non aveva moltissimo senso

 

  • Le big dove erano? Aliya Mustafina ha vinto praticamente da sola: una semplice sgambata, quasi senza sudare. Le è bastato fare il suo, senza strafare (come lei stessa ha ammesso), per trionfare. Viktoria Komova, vicecampionessa olimpica al rientro dopo tre anni, è stata brava ma era la gara del rientro. Giulia Steingruber, Campionessa d’Europa in carica e diventata stella nel corso degli anni, non ha minimamente faticato per prendersi l’argento. Stop. Le assenti si sprecano e, da semplice elenco della spesa: Daria Spiridonova, Maria Kharenkova, Larisa Iordache, Diana Bulimar, Vanessa Ferrari, Erika Fasana, Rebecca Downie, Ellie Downie, Rebecca Tunney. Per un motivo o per un altro non erano a Baku. Basta vedere chi ha vinto il bronzo all-around (senza sminuire la Wevers) e chissà quante medaglie impronosticabili verranno elargite sabato pomeriggio

 

  • Tecnicamente il livello era davvero basso. Basta guardare la Finale all-around di ieri: gli over 14 si contano sulle dita di una mano! E questa era un’Olimpiade Europea?
  • La Finale all-around con gente che non arriva nemmeno ai 50 punti o li supera di poco. Ragazze con 57 sui spalti. Dov’è lo spettacolo?
  • Ma davvero credevate che facendo partecipare 18 Nazioni diverse a una Finale (o 6 durante le varie Finali di Specialità) il mercato si ampliasse? Ma no! Le telecamere saranno sempre concentrate sulle atlete che girano nella rotazione migliore! Le più forte vengono inquadrate, com’è giusto che sia. E chi è all’Arena, parenti e amici esclusi, non si soffermerà mai su chi parte dalla retrovie (salvo cataclismi in qualifica)
  • Senza nulla togliere a chi era presente, sia chiaro. Come dice un noto proverbio….
  • E un ultimo dubbio: che titoli stiamo assegnando? Cioè Aliya è Campionessa Olimpica Europea? Anche questo è da capire e interpretare.

 

Solo una cosa positiva si può portare via da queste Olimpiade Europee, o Giochi Olimpici Europei, o European Games (il nome, poi, ognuno se lo può anche inventare): tutta la ginnastica si è riunita. Le sei sezioni insieme contemporaneamente e nella stessa sede. Boccata d’ossigeno per aerobica e acrobatica che sognano le vere Olimpiadi. Per la ritmica la gara valeva quanto un Mondiale (tasso tecnico mostruoso).

 

Con l’assenza dell’atletica (quella che andrà in scena nel weekend è la modestissima quarta serie della Coppa Europa che verrà invece assegnata proprio nel fine settimana a Cheboksary), con il nuoto riservato esclusivamente a juniores e allievi, con la scherma in misura ridotta, con la ginnastica in questo stato… La domanda sorge spontanea: queste Olimpiadi Europee avranno un futuro?

 

(per la foto grazie a “The Magnificent”)

2 Commenti

1 Commento

  1. alebi

    19 Giugno 2015 at 15:31

    Volevo aspettare che la competizione finisse, prima di leggere un editoriale sull’utilità di questa manifestazione ma lo scempio (perchè altra parola non è possibile utilizzarla) fatta alla ginnastica merita di essere messo in risalto.

    Penso che la ginnastica stia prendendo una piega veramente brutta con le ultime decisioni di ridurre ancora di più i componenti delle squadre e addirittura di inasprire una regola, quella dei passaporti, che non mi sembra di ricordare esista in nessun altra disciplina. In che mondo e mondo, chi si qualifica ad una competizione magari lottando già duramente durante i trials nazionali, ha diritto a competere poi dal primo fino all’ultimo giorno del campionato internazionale in questione. E’ un diritto acquisito! Invece stiamo qui a discutere di un’ingiustizia purtroppo già da tempo radicata in questa disciplina e che incredibilmente (e incomprensibilmente) viene ancora di più supportata dalla federazione. Ciò che mi stupisce è che nessuna federazione potente (penso a quella americana) prenda una seria e ferma posizione, RADICALE, ma si lascia che siano gli atleti ad esprimere il malcontento, tanto che potere hanno loro? E in una nazione come gli USA dove la ginnastica è seguitissima, smuove sponsor e ha fior fiore di atlete con le quali si potrebbero fare anche tre squadre competitive, stanamente non si muove un dito contro chi siede sulle poltronissime.

    Così chi ha il comando in mano è libero di far andare in onda una barzelletta come la gara di questi giochi europei (questa la dicitura ufficiale, perciò chi vince è semplicemente “campione dei giochi europei”), dal livello veramente infimo, dove la concorrenza è stata praticamente azzerata e dove la stessa Mustafina ha più che altro gestito, quasi come se fosse un allenamento.

    Bella pubblicità fatta a questo sport, COMPLIMENTI! E ancora più complimenti visto che (secondo le loro brillanti menti) ancora più paesi avrebbero assistito a questa barzelletta così “edificante”.

    A mio parere la ginnastica ha molto da imparare dalle altre discipline, penso ad esempio al pattinaggio di figura che, pur con i tantissimi difetti, un minimo di logica in più ce l’ha. Già da un punto di vista dei punteggi risulta molto più comprensibile e “scientifico” (ok ci sono sempre i GOE e i PCS a scelta dei giudici) e con la pubblicazione dei PDF tutti possono poi confrontare e valutare il lavoro dei giudici, ma anche permettere alle nazioni di portare uno, due o tre atleti in base ai risultati acquisiti sul campo è già più corretto nei confronti di chi PORTA AVANTI e FA EVOLVERE la disciplina.

    A questo punto mi aspetto che ginnaste americane, russe, ecc comincino a valutare un (questionabile) cambio di nazionalità come hanno fatto i loro colleghi ucraini per i giochi di Baku.

  2. ale sandro

    19 Giugno 2015 at 13:43

    Immaginavo un editoriale come questo, e mi sembrano anche logiche tutte le contestazioni fatte a questa rassegna.
    Un evento multisport che subisce l’assenza di alcuni sport olimpici (vado a memoria…ad esempio vela, canottaggio, pentathlon moderno , lo street basket al posto della pallacanestro classica),oltre alle situazioni già citate come l’atletica e gli sport acquatici in versione EuroJuniores, si può considerare un evento di terza fascia, a fare un favore.
    Senza dimenticare che la stragrande maggioranza degli sport , persino i non olimpici come il Karate, ha già avuto il proprio campionato europeo stagionale già disputato, e chiaramente molti dei grandi nomi diserteranno all’interno di una stagione fondamentale per la qualificazione per Rio, con gare di coppa del mondo, titoli mondiali da assegnare e sui quali puntano le selezioni nazionali di qualsiasi disciplina.
    Il solo Judo ha qui il suo titolo europeo, e quello potrà essere un test più probante, oltre agli sport del tiro a segno/volo che assegnavano una carta olimpica al vincitore, e magari il tiro con l’arco o la lotta che probabilmente avranno assegnato punti utili al ranking.
    E’ una manifestazione che avrebbe avuto logica l’anno scorso, se avesse potuto racchiudere tra fine luglio e agosto tutti i campionati europei dei vari sport, e credo che sarà ciò che accadrà con quei “European Sports Championships” organizzati in due sedi che vedranno assegnare nel 2018 i titoli europei degli sport di prestazione.
    A quanto ne so i Giochi Europei non hanno ancora una sede per il 2019. Per me manifestazione da cancellare se rimane così programmata.

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