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Atletica, Mondiali 2015 – Italia, bastavano gli stagionali per fare Finali e passare turni! Tutti i numeri

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L’Italia è letteralmente sprofondata nei primi cinque giorni di gara ai Mondiali 2015 di atletica leggera. 10 atleti su 12 sono stati eliminati al primo turno (o qualificazione per i concorsi), solo 2 hanno raggiunto la semifinale (Gloria Hooper la disputerà oggi, zero possibilità di finale).

Da ogni lato gli azzurri sono stati giustamente criticati (tranne dalla Federazione, s’intende, e dai soliti fan club che non vogliono vedere la realtà dei fatti). Prestazioni anonime, inaccettabili, spesso anche vergognose, lontanissime dai migliori risultati stagionali.

Ebbene a 9 azzurri sarebbe bastato realizzare (o avvicinare…) il loro primato del 2015 per raggiungere l’obiettivo minimo. E invece no! Spesso si è andati molto lontano anche da quello.

L’unica atleta che ha realizzato lo stagionale è stata Gloria Hooper (addirittura suo secondo crono di sempre) e meritatamente è in semifinale sui 200m. Per il resto davvero minimi storici. Solo Chatbi avrebbe dovuto fare meglio dello stagionale (ma di pochi centesimi sui 3000m siepi, nulla di impossibile). Libania Grenot oggettivamente non poteva sperare alla finale: 50.50 era davvero un tempo praticamente impossibile, almeno per la Panterita vista quest’anno.

Le controprestazioni sono importanti perché si è peggiorati parecchio rispetto allo stagional best (Riparelli e Lingua su tutti).

Ora ci si aggrapperà al trio della marcia e alla coppia dell’alto (impegnati tutti stanotte) per salvare la spedizione. E ci si nasconderà dietro all’alloro probabile proveniente dalla strada. Così proprio non va.

La tabella seguente mostra quanto stiamo andando dicendo. Sono elencati tutti gli atleti già scesi in pista a Pechino (Hooper esclusa perché deve ancora gareggiare, maratoneti esclusi perché unici a salvare la faccia in questa spedizione), il loro personale, il loro stagionale, la performance registrata ai Mondiali e quella che sarebbe servita per passare il turno.

 

ATLETA SPECIALITA’ PB SB MONDIALI 2015 PASS QUALIFICAZIONE
Chiara Rosa peso 19.15 18.13 17.54 17.73 (dodicesimo posto)
Marco Lingua martello 79.97 78.29 72.85 74.51 (dodicesimo posto)
Simona La Mantia triplo 14.69 14.22 13.77 13.84 (dodicesimo posto)
Silvia Salis martello 71.93 70.42 66.80 69.86 (dodicesimo posto)
Giordano Benedetti 800m 1:44.67 1:45.07 1:48.15 1:48.08 (terzo in batteria)
Margherita Magnani 1500m 4:06.05 4:06.81 4:09.06 4:08.31 (ultimo ripescaggio)
Jamel Chatbi 3000m siepi 8:08.86 8:30.35 8:47.30 8:30.07 (ultimo ripescaggio)
Jacques Riparelli 100m 10.11 10.11 10.41 10.12 (ultimo ripescaggio)
Maria Benedicta Chigbolu 400m 51.67 51.67 52.48 51.70 (ultimo ripescaggio)
Libania Grenot 400m 50.30 51.07 51.14 50.50 (ultimo ripescaggio)
Yadisleidy Pedroso 400m ostacoli 54.54 55.18 1:25.15 56.30 (ultimo ripescaggio)
Giorgio Rubino 20km di marcia 1h19:37 1h21:38 1h23:23 1h21:37 (top eight)
Massimo Stano 20km di marcia 1h22:16 1h22:16 1h22:53 1h21:37 (top eight)
Federico Tontodonati 20km di marcia 1h22:00 1h22:33 1h24:33 1h21:37 (top eight)

 

(foto FIDAL/Colombo)

1 Commento

1 Commento

  1. alebi

    27 Agosto 2015 at 11:10

    Ottimo lavoro, anche se farei comunque qualche distinguo.
    Riparelli ha ottenuto un 10.11 su una pista mirabolante (idem la Chigbolu), dove tantissimi atleti fanno tempi che poi difficilmente replicano nel resto della loro vita. Però in stagione stava correndo più volte tra i 10.25-10.35 e quindi diciamo che poteva correre al mondiale un pur buono 10.25 (per i suoi livelli) e uscire così a testa alta.
    Le gare su strada non credo siano paragonabili perchè sono troppo influenzate dal percorso e quindi, più che guardare i tempi, criticherei la condotta di gara dei tre marciatori che veramente si sono rifugiati in fondo al gruppo sin dal primo minuto.
    E infine la Pedroso che era praticamente qualificata quando poi è successo quel che è successo.

    Gli altri, soprattutto per quanto riguarda i lanciatori che bene o male non risentono troppo delle variabili presenti tra gara e gara, sono da bocciatura severa.

    Io spero che a fine mondiali la Federazione faccia un vero esame di coscienza, volto ad individuare gli errori nella gestione di questa stagione, e non si azzardi a tirare fuori il discorso degli infortuni come scusante per il pessimo mondiale. Anche perchè chi ci dice che gli assenti avrebbero fatto meglio, visto l’andazzo di tutta la squadra? E’ importante che non ripetano l’anno prossimo questi errori perchè, come giustamente fai notare nel tuo articolo, gli atleti italiani NON sono scarsi, hanno le misure e i tempi per passare il turno ed anche entrare in qualche finale. E’ la gestione che è sbagliata, non l’atleta (atleta che spesso, poi, si ritrova ad essere il solo imputato ed anche, purtroppo, ingiustamente insultato da alcune parti).

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