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Judo, Mondiali cadetti 2015: Giovanni Esposito medaglia d’oro

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Dopo le due medaglie d’argento vinte ieri da Biagio D’Angelo e Sofia Petitto, i Mondiali cadetti di Sarajevo 2015 hanno regalato al judo azzurro la prima medaglia d’oro, grazie a Giovanni Esposito (66 kg). Il diciassettenne ha così ottenuto il primo titolo iridato di categoria per l’Italia dopo quello conquistato nell’edizione inaugurale di Budapest 2009, firmato Valeria Ferrari. Come tutta la nazionale cadetti, il napoletano Esposito era reduce da una splendida stagione che lo aveva visto vincere il bronzo continentale e l’oro all’EYOF di Tbilisi. L’ultimo talento della Nippon Club ha coronato questo 2015 con il titolo mondiale, due anni dopo il trionfo del fratello Antonio nella competizione iridata junior.

Numero cinque del tabellone, Giovanni Esposito ha subito messo a segno un ippon contro lo statunitense Quentin Cook, ripetendosi poi contro il tagiko Eradzh Abdulloev e contro il kazako Zhankozha Marat. L’azzurrino si è così qualificato per le semifinali, dove ha battuto per waza-ari il turco Bilal Çiloğlu, accreditato della testa di serie numero uno. In finale, poi, ha completato il capolavoro con un ippon sul georgiano Bagrati Niniashvili, chiudendo l’incontro a dieci secondi dal termine dopo che il caucasico aveva messo a segno un waza-ari.

Nella categoria 60 kg c’era grande attesa per Manuel Lombardo, campione europeo e numero uno del ranking mondiale cadetti. A sorpresa, però, il campioncino dell’Akiyama Settimo è stato subito eliminato da uno yuko del kazako Sunggat Zhubatkan. Il miglior azzurrino della categoria è così stato Luca Caggiano, che ha sconfitto per ippon il libanese Arti Kassardjian e per numero di shido il canadese Jacob Valois, prima di perdere ai quarti di finale dal georgiano Robinzon Beglarashvili, fresco vincitore dell’EYOF di fronte al pubblico amico di Tbilisi, in soli quindici secondi. Caggiano avrebbe poi perso per ippon anche il ripescaggio con il russo Akhmed Bogatyrev, chiudendo in settima posizione. La medaglia d’oro è così andata al sedicenne giapponese Genki Koga, figlio del grande Toshihiko Koga, campione olimpico a Barcellona 1992 ed argento ad Atlanta 1996, nonché tre volte campione mondiale nelle allora categorie 71 kg e 78 kg. Il nipponico ha battuto in finale il brasiliano Michael Marcelino, mentre Bogatyrev e Beglarashvili hanno chiuso in terza posizione.

Passando al settore femminile, la categoria 48 kg ha premiato Diyora Keldiyorova, diciassettenne che non aveva mai ottenuto un successo a livello internazionale. L’uzbeka si è imposta per ippon sull’olandese Jorien Visser, dopo aver vinto per schienamento anche i quattro incontri precedenti. La francese Anaïs Mosdier e la turca Tuğçe Beder sono salite sul gradino più basso del podio, mentre le azzurre sono state subito eliminate: Martina Zamponi ha perso con la russa Faina Kulish, mentre Giulia Santini ha subito la stessa sorte per mano della spagnola Natalia Roda Casado.

Il secondo successo giapponese di questo Mondiale è arrivato nella categoria 52 kg, dove la sedicenne Kana Tomizawa, già vincitrice dell’European Cup di categoria a Berlino, ha superato per ippon la favorita della vigilia Tihea Topolovec (Croazia). La nipponica aveva iniziato il proprio percorso eliminando l’azzurrina Ludovica Lentini con due yuko. Le medaglie di bronzo sono finite al collo della turca Irem Korkmaz e della russa Margarita Shreiner.

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Immagine: EJU

giulio.chinappi@oasport.it

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