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Nuoto di fondo, Mondiali Kazan 2015: Ruffini oro e Furlan bronzo, l’Italia va a nozze!

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Nella chiusura del programma del nuoto di fondo, di scena sul fiume Kazanka, arriva un vero e proprio trionfo per la spedizione italiana. L’oro di Simone Ruffini e il bronzo di Matteo Furlan fornisce un connotato positivo ad un’avventura, un po’ scarna di soddisfazioni, soprattutto in ambito femminile. In quest’occasione sono i ragazzi a mettersi in evidenza e a far esultare i tecnici ed appassionati, rimasti lì ad assistere al forcing della coppia azzurra nella maratona dell’acqua.

La 25 km, probabilmente, conserva ancora in sè i valori e i tratti distintivi del nuoto in acque libere, così come era concepito fino a qualche tempo fa. In una gara del genere, non contano solo potenza e resistenza ma anche lettura tattica per quasi 5 ore di competizione. Uno stress per corpo e mente indicibile in cui Simone Ruffini si è dimostrato il più bravo. Il nuotatore azzurro è stato semplicemente perfetto, facendo sfogare i rivali nella prima fase e poi intuendo quale potesse essere l’azione decisiva del quintetto che vedeva anche il bravissimo Furlan. Una condotta esaltante, che in compagnia dello statunitense Alex Meyer, ha portato ad avere due italiani nei primi 3 posti, una sensazione a dir poco inebriante.

In particolare l’azione di Ruffini, ha ricordato un po’ le azioni di Marco Pantani in altro sport: accelerazioni brucianti e rapidi cambi di ritmo per cercare di schiodarsi dai talloni, come si suol dire, Meyer, l’ultimo ad arrendersi. Una dimostrazione di forza fisica e psicologica difficile da vedere quando il proprio serbatoio comincia a segnalare rosso e si dovrebbe agire di conserva. Ruffini, quest’oggi, aveva energie supplementari e l’oro mondiale è il giusto premio per una stagione strepitosa che, con il sesto posto della 10 Km, gli è valsa anche la qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016.

11825686_10153220760093579_3977964441434608426_n La chiosa perfetta è stata la premiazione con proposta di matrimonio di Ruffini alla sua fidanzata e compagna di squadra Aurora Ponselè,  proprio per completare una giornata speciale per lui, come riportato in questo articolo.

Un discorso similare vale anche per Matteo Furlan, abile anch’egli ad essere presente nel momento decisivo e gestirsi nella difficoltà per vincere un bronzo, il secondo per l’atleta della Marina Militare dopo quello della 5 km. Uno splendido mondiale anche per lui che sarà formativo per una crescita nelle prossime competizioni cui prenderà parte.

Come avevamo accennato, in precedenza, sul versante femminile non sono arrivate le stesse soddisfazioni e nella gara vinta dalla brasiliana Ana Marcela Cunha, Alice Franco e Ilaria Raimondi hanno ottenuto un settimo e decimo posto. Le azzurre purtroppo non sono state capaci di tenere il ritmo impressa dalla verdeoro che, ancora una volta, si è dimostrata la più forte, bissando il successo nei mondiali di Shanghai del 2011.

 

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