Calcio
Calcio, qualificazioni Euro 2016: la situazione. Storica Islanda, Italia in controllo, Olanda quasi fuori
Due sole giornate e anche la corsa a Euro 2016 – almeno quella attraverso i gironi di qualificazione – sarà completa. In questo biennio non sono mancate sorprese e rivelazioni, mentre l’Italia di Antonio Conte ha tenuto fede alla propria tradizione vincendo quasi tutte le partite senza però convincere dal punto di vista del gioco.
Adesso viene il tempo degli ultimi calcoli, per le volate e soprattutto per i play-off. Il nuovo Europeo allargato a 24 squadre, in programma in Francia, vede infatti già qualificati i padroni di casa. Si aggiungeranno direttamente le nove prime e seconde classificate di ogni girone, la miglior terza (contando il miglior rendimento contro la prima, la seconda, la quarta e la quinta del proprio raggruppamento per uniformare le differenze numeriche) e le quattro vincitrici degli spareggi tra le restanti otto terze. I play-off sono previsti il 12-13-14 novembre (andata) e il 15-16-17 (ritorno).
Girone A – Giochi praticamente già chiusi, con la storica prima volta dell’Islanda e una Repubblica Ceca che va a braccetto a quota 19 punti. Gli scandinavi, 300 mila abitanti in tutta la nazione, sono lo stato più piccolo di sempre a qualificarsi per un Europeo. Dopo aver sognato la presenza a Brasile 2014 (sconfitta nei play-off contro la Croazia), ecco il coronamento di un sogno per una selezione giovane, talentuosa e soprattutto iper quadrata. L’Islanda di Lagerback ha battuto due volte l’Olanda terza all’ultimo Mondiale. Proprio gli oranje, attualmente quarti a due punti dalla Turchia che domenica si è imposta con un rotondo 3-0, sono a un passo dall’eliminazione. Sneijder e compagni dovranno battere Kazakistan e Repubblica Ceca per poi sperare in un passo falso dei turchi contro cechi e islandesi, come detto già qualificati e (forse) demotivati.
Girone B – A Galles (18 punti) e Belgio (17) bastano rispettivamente uno e due punti per strappare il pass qualificazione. Israele, in terza posizione a quota 13, può solo sperare espugnando il campo fiammingo nell’ultima giornata. Per il terzo posto in ballo anche Bosnia Erzegovina (11) e Cipro (9): Dzeko e compagni, presenti ai gironi dell’ultimo Mondiale, si giocheranno tutto a ottobre in casa contro il Galles.
Girone C – Spagna (21 punti), Slovacchia (19) e Ucraina (16). Andranno avanti queste tre qui, ancora non si sa però in che ordine. Probabile che la Roja, sconfitta lo scorso anno proprio in Slovacchia, strappi il pass diretto nonostante qualche ostacolo di troppo, mentre lo 0-0 di ieri sera ha lasciato tutto in bilico tra le altre due compagini.
Girone D – Sconfitta in Polonia a ottobre 2014, la Germania campione del mondo in carica si è ben ripresa e vola verso il primo posto con 19 punti. Vuole sognare la squadra di capitan Glik, seconda a quota 17. Ma attenzione all’Irlanda (15): tutto si deciderà a Varsavia il prossimo 11 ottobre nello scontro diretto.
Girone E – Con 24 in 8 partite, l’Inghilterra è da tempo certa del primo posto nel girone ed è anche l’unica nazionale ancora a punteggio pieno. Wayne Rooney è nella storia (più gol di Bobby Charlton), inseguono Svizzera (15), Slovenia (12), Estonia (10) e Lituania (9). Aritmeticamente le baltiche possono ancora sperare nel terzo posto, ma è ovvio che non sarà affatto semplice. Attenzione però perché la prossima giornata metterà di fronte Slovenia e Lituania, match della verità.
Girone F – Situazione parecchio ingarbugliata, perché manca una vera e propria dominatrice e, soprattutto, le varie squadre si sono spesso tolte punti a vicenda nei vari scontri diretti. Al momento comanda l’Irlanda del Nord con 17 punti, segue la Romania a 16 e spera nel secondo posto l’Ungheria a 13. Le recenti due vittorie consecutive non dovrebbero bastare alla Finlandia (10), che paga un avvio scellerato. Nel penultimo turno per Irlanda del Nord, Romania e Ungheria tre gare casalinghe sulla carta agevoli (ma attenzione alla Grecia, ultima ma con buone possibilità di risultato a Belfast) e anche l’ultima giornata non vedrà sfide incrociate. Chi rischia di più, però, è paradossalmente l’Irlanda del Nord, che chiuderà a Helsinki il suo girone. L’Ungheria sogna la grande rimonta per mandare gli isolani agli spareggi.
Girone G – Austria show: nessuno ha saputo contrastare Alaba e compagni, formazione temibile in vista dell’Europeo forte di 22 punti con sette vittorie e un solo pareggio. Anche qui giochi ancora aperti per le altre posizioni: il secondo posto se lo contendono soprattutto Russia (14) e Svezia (12), ma il pesante ko subito ieri dagli scandinavi proprio contro l’Austria (1-4) rimette in gioco a livello di morale il Montenegro (11). Ibrahimovic rischia di rimanere fuori da un Europeo allargato?
Girone H – All’Italia bastano due punti (da ottenere in Azerbaigian o in casa contro la Norvegia) per qualificarsi aritmeticamente come prima del proprio gruppo. Decisivo infatti il crollo della Croazia, prima penalizzata per la svastica apparsa sul terreno di gioco proprio nella sfida con gli azzurri e poi autrice di un solo pareggio nelle ultime due gare. E così Kovacic e compagni, scavalcati anche dagli scandinavi dopo la sconfitta esterna con il punteggio di 2-0, devono rincorrere con 14 punti a 16. Mal che vada, per i balcanici, sono comunque certi gli spareggi.
Girone I – Nel girone “monco” – una squadra in meno – il Portogallo (15 punti) è lanciato verso il primo posto, mentre l’Albania di Gianni De Biasi (11) ha la grande opportunità di sorpassare la Danimarca (12, ma con ancora il turno di riposo da scontare) battendo Serbia e Armenia.
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francesco.caligaris@oasport.it