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Ciclismo

Giro di Lombardia 2015, il percorso: da Bergamo a Como 245 chilometri con il Muro di Sormano

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Domenica si disputerà la quinta e ultima classica monumento della stagione: il Giro di Lombardia. Classico appuntamento che di fatto pone fine alla stagione ciclistica, quest’anno sarà caratterizzato da un percorso molto esigente.

Partenza da Bergamo e primi 50 chilometri in pianura che porteranno alla prima ascesa di giornata, il Colle Gallo. Sette chilometri con una pendenza media del 6% e punte al 10, ma il gruppo dovrebbe passarlo senza particolari problemi. Altra pianura prima della seconda asperità di giornata, il Colle Brianza, la cui vetta è posta 116 chilometri dopo la partenza. La salita è facile e di fatto è solo un antipasto. Al chilometro 172, in località Regatola, si accenderà la corsa.

In primis con il Ghisallo, salita che ha fatto la storia di questa corsa. In totale sono 8 chilometri al 6% di pendenza, ma la parte centrale della salita spiana e addirittura presenta una contropendeza. I primi 3500 metri sono al 9%, con pendenza massima del 14%. Nel finale torna nuovamente a salire, con un ultimo chilometro ancora al 9% di media che arriva fino al 12.

Breve discesa e poi si torna di nuovo a salire verso la Colma di Sormano. Dopo 5 chilometri di salita agevole si svolta per il Muro di Sormano. Un vero e proprio mostro di 1920 metri con un dislivello di 304 metri. Facile intuire che la pendenza media arriva oltre 15%, mentre il tratto più duro arriva persino al 26%. Qui, probabilmente, il gruppo si selezionerà e si spezzerà in maniera irreparabile.

Dopo la discesa ci saranno una quindicina di chilometri di pianura che condurranno i corridori verso Como: da lì, però, ancora salita con il Civiglio, posto a 17 dalla conclusione. La salita è dura, oltre 4 chilometri al 9% che dopo oltre 220 chilometri di gara possono già risultare decisivi. Nel finale un’altra ascesa al San Fermo della Battaglia, quasi 3 chilometri al 7%. Le rampe più dure sono poste in cima e arrivano fino al 10%: una crisi potrebbe nascondersi dietro ogni curva. Una volta scollinati ancora discesa fino all’ultimo chilometro, tutto in piano per la passerella finale di un vincitore in solitario o per un’eventuale volata ristretta in quel di Como. 

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