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Volley, Coppa del Mondo – Italia, tutto facile: calpestata l’Australia, seconda vittoria. Regno di Giannelli, prova corale

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L’Italia infila il secondo successo consecutivo alla Coppa del Mondo di volley maschile e conferma il suo eccellente stato di forma dopo il buon esordio visto contro il Canada. Grazie a una prova tonica, pimpante e praticamente priva di sbavature, gli azzurri sconfiggono rapidamente l’ostica Australia per 3-0 (25-17; 25-18; 25-15) e ribadiscono di essere davvero presenti in questo torneo che assegna due pass per le Olimpiadi 2016.

A Hiroshima (Giappone) i ragazzi di Blengini sfoderano una prestazione davvero perfetta, sporcata solo con qualche errore di ricezione nel secondo parziale che ha permesso un piccolo rientro dei volleyroos, se proprio si vuole cercare il pelo nell’uovo.

Per il resto il match non è mai stato in discussione, complice anche la pessima partita degli uomini di Santilli, davvero mai in campo e troppi opachi rispetto agli standard a cui ci avevano abituato, capaci di produrre addirittura 22 errori. Cancellata così la figuraccia di Jesolo di un paio di mesi fa quando l’Australia ci sconfisse per la prima volta nella sua storia, facendo iniziare il patatrac in casa Italia.

 

Determinanti le rotazioni al servizio di Lanza e Piano che hanno indirizzato rispettivamente il primo e il secondo parziale. La battuta è stata la nostra arma vincente in tutto e per tutto (12 aces), capace di mettere in crisi l’intera ricezione avversarie.

Ammirevole la regia di Simone Giannelli, giustamente premiato come MVP dell’incontro (10 punti, 6 aces, 3 muri), che ha servito equamente tutti i suoi cacciabombardieri, ma è tornato anche a utilizzare molto i primi tempi ritrovando una grande intesa con Piano e Buti (aggressivo soprattutto nel primo set). Lo score dei compagni di squadra lo testimonia: 10 punti a testa per Juantorena e Zaytsev (non ha concretizzato molto), 8 per Lanza e per Piano, 6 per Buti. Grande prova corale di tutta la squadra che è sembrata davvero unita, amalgamata e motivata.

Domani si ritorna in campo per l’annunciata passeggiata sull’Egitto (non può ripetersi una nuova Porto Rico) che ci porterà poi al primo big match in programma sabato contro gli USA.

 

Chicco Blengini conferma il sestetto titolare, quello più forte e che già ci aveva dato soddisfazione. Il 19enne Simone Giannelli in cabina di regia, Ivan Zaytsev opposto, Osmany Juantorena ormai rodato di banda accanto a Filippo Lanza, capitan Simone Buti e Matteo Piano sono i due centrali, Massimo Colaci il libero.

 

Avvio di primo set punto a punto. Giannelli capisce che i centrali posso creare vantaggio e inizia a servire Buti. L’Italia trova un primo break convincente sul 13-10, possiamo allungare definitivamente ma il diagonale stretto di Zaytsev esce di un soffio (13-12).

Il primo ace dell’incontro arriva grazie allo Zar che si replica martellando su Walker (16-12): è il momento dell’allungo azzurro che si concretizza grazie a un bel muro di Piano su Edgar e a un ace di Lanza ancora su Walker, nettamente in difficoltà (18-13).

Grande difesa di Colaci che alza una palla perfetta per Juantorena. La Pantera non fallisce e piazza un grande attacco, sullo scambio seguente il muro di Giannelli su Walker nonostante un brutto bagher di Zaytsev (20-14).

Lanza ha deciso il set con una grande rotazione al servizio, terminato causa suo errore dai 9 metri ma l’Italia riprende subito la marcia con un doppio ace di Giannelli (23-15). L’Italia conquista il parziale su un’invasione di Edgar. Set deciso grazie a i 5 aces azzurri e ai troppi errori dell’Australia (7 totali), soprattutto in ricezione (5).

 

Inizio di secondo parziale firmato da Zaytsev, poi arriva il vincente di Lanza su un buon invito di Juantorena (3-1). Giannelli usa di più il primo tempo e questa volta chiama in causa Piano dopo un errore offensivo dell’italo-cubano (4-2). Grande Juantorena dalla seconda linea, poi Piano di prima intenzione su una mina di Lanza al servizio (6-3). Il muro di Giannelli ci porta al primo time-out tecnico (8-4): Italia in totale controllo del gioco, Australia in corsa solo grazie a qualche errore azzurro di troppo.

Giannelli sale in cattedra prima con un attacco e poi infilando il terzo ace personale, il sesto di squadra per issare l’Italia sul 10-5. Italia in black-out: prima manca una difesa facile dopo un buon intervento di Giannelli, muro di Staples, Lanza sbatte contro l’asta e il nostro vantaggio si riduce a un punto (11-10). Blengini è costretto a chiamare time-out.

Giannelli chiama Lanza: bella invenzione per gli aussies erano tutti su Zaytsev e Juantorena (12-10). L’Italia fatica a prendere nuovamente il largo, piccolo errore punto di Zaytsev e l’ace di Edgar porta il parità a quota 15. Piano ci riporta subito in vantaggio al termine di un’azione confusa dove tutto le fasi offensive dei nostri sono state stoppate.

L’Italia prova nuovamente l’allungo sfruttando il turno al servizio di Piano (19-15), Juantorena piazza il diagonale vincente per il 20-15 che ci fa vedere il traguardo: gli azzurri ritrovano qualità, gli australiani tornano a commettere errori e il gioco è fatto. Ace di Piano (22-15) che interrompe la sua stringa vincente per merito di Richards. Edgar out ci regala il primo set-point, primo cambio azzurro con l’ingresso di Anzani ed è proprio lui a chiudere il parziale.

 

Punto a punto in avvio di terzo parziale con errori da una parte e dall’altra (4-4). Primo break azzurro grazie a un bel primo tempo di Piano (7-5), poi arriva l’allungo con Zaytsev e una attacco di Lanza dalla seconda linea (11-8).

Buti si fa sentire a muro e l’Italia inizia a vedere il traguardo, l’allungo decisivo è piazzato da Giannelli e Buti (14-8). Ormai braccia libere per tutti i nostri cacciabombardieri, Australia in balia di Zaytsev e Juantorena (15-9). Mani fuori vincente per Lanza che ci porta al time-out tecnico (16-9) con Anzani che trova nuovamente spazio. Sul 18-12 entra Massari che sbaglia subito il servizio. Giannelli piazza un doppio ace, Zaytsev ci offre il primo match-point che viene subito concretizzato da un ace di Juantorena.

 

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(foto FIVB)

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