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Motomondiale: le grandi rimonte della carriera di Valentino Rossi

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Cercando di uscire dalla spirale di polemiche nel dualismo Valentino Rossi-Marc Marquez che difficilmente sembra aver fine, parliamo di agonismo puro e di sport. Ebbene, in attesa dei giudizi del TAS che verosimilmente si pronuncerà il 6 Novembre, il 46 dovrà partire dall’ultima fila del GP di Valencia, ultimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2015, dovendo quindi rimontare diverse posizioni per essere ancora in gioco per la vittoria finale con il compagno di squadra Jorge Lorenzo. Ricordiamo che le possibili combinazioni sono le seguenti: 

– 2°, indipendentemente dal risultato di Lorenzo.
– 3°, con Lorenzo secondo (quindi lo spagnolo non dovrebbe vincere).
– 4°, 5° o 6°, con Lorenzo 3° o peggio.
– 7°, 8° o 9° e Lorenzo dal 4° posto in giù.
– 10° o 11° e Lorenzo dal 5° posto in giù.
– 12° e Lorenzo dal 6° posto in giù.
– 13° e Lorenzo dal 7° posto in giù.
– 14° e Lorenzo dall’8° posto in giù.
– 15° e Lorenzo dal 9° posto in giù.

Sarà necessario, per Valentino, dover effettuare un gran numero di sorpassi per coltivare il sogno iridato del decimo titolo. Una rimonta, dunque, che è stata spesso, nella propria carriera gloriosa, fiore all’occhiello delle sue gare, dopo qualifiche poco brillanti. L’elenco è lungo tuttavia le imprese più incredibili che tornano in mente sono due: Assen 2007 e Sachsenring 2006.

L’Università del Motociclismo conferì la laurea al Dottor Rossi 8 anni fa perchè, pur partendo dall’11esima posizione dopo prove a dir poco tribolate, riuscì ad aggiudicarsi la corsa rendendosi protagonista di manovre di pregevolissima fattura e in cui fu vittima anche il dominatore di quella stagione, ovvero Casey Stoner sulla Ducati. Uno tsunami Valentino in quella gara, capace di emozionare e rispondere alla critiche di chi già cominciava a darlo per finito, tracciando ere che avrebbero delineato nuovi equilibri. La risposta del pilota di Tavullia fu incredibile e il ricordo di quello splendido sabato olandese rivive attraverso le immagini che vi mostriamo:

 

Non certo, però, l’unica rimonta da urlo che possiamo citare. Un’altra gara negli annali o nella bacheca dei successi più belli di Valentino è senz’altro quella del Sachsenring 2006. Un 16 Luglio che arrivava a distanza di una settimana dal successo, sempre in terra tedesca, della Nazionale di calcio di Marcello Lippi e che vide il trionfo di Rossi assai sorprendente. Un risultato imprevedibile per via delle solite qualifiche problematiche (partenza dalla decima casella) ed una Yamaha che non valeva saperne di stare in pista lungo le tante curve a sinistre (10) del tracciato teutonico. Una condizione, pertanto, molto precaria che difficilmente faceva presagire ciò che avremmo visto, Invece, come spesso la carriera del 9 volte campione del mondo ha insegnato, nothing is impossible e la domenica ha sempre un connotato speciale. Nel giro di 10 giri, infatti, il driver italiano era già con i primi, ovvero il clan Honda capeggiato da Nicky Hayden, Dani Pedrosa e il nostro Marco Melandri. Una gara che diventava quasi tattica, in stile 125cc o Moto3 pensando ai tempi più recenti, e in volata Valentino riusciva ad avere la meglio su Melandri ed Hayden, riaprendo il discorso mondiale che però ebbe a Valencia un epilogo poco fortunato.

Quello stesso luogo che tra 6 giorni sarà teatro di uno dei confronti più tesi degli ultimi anni per tutte le polemiche e le chiacchiere che vi sono state nel corso e dopo il GP della Malesia. La speranza è che, quando tutto sarà finito e i motori si spegneranno, si possa parlare di gesta sportive, o magari di rimonte, e non più di sentenze di tribunali.

 

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