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Nuoto, Coppa del Mondo: Katinka Hosszu vince la sfida con Federica Pellegrini. Larkin un missile

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Nella settima tappa della Coppa del Mondo di nuoto, nella vasca da 50m del Hamad Aquatic Center di Doha, la prima giornata di gare ha vissuto, in primis, sul confronto interessante, sui 200m stile libero donne, tra Federica Pellegrini, vincitrice dell’argento agli ultimi campionati del mondo di Kazan, e Katinka Hosszu, l‘iron lady autrice già qualche settimana fa di un tempo eccezionale sul 1:55. La sfida è stata vinta dall’atleta magiara con un ottimo 1:56.60 che conferma gli ottimi crono già nuotati dalla Hosszu in questo inizio di stagione. Per Federica un 1:58.06 discreto, da accogliere positivamente per essere la prima vera competizione, dopo la pausa estiva, cui prende parte e che dovrà portarla a Rio nelle migliori condizioni possibili non solo per la gara individuale ma anche per la staffetta 4×200 stile, argento anch’essa a Kazan. In quest’ottica, nella finale di Doha erano presenti anche Alice Mizzau e Chiara Masini Luccetti che hanno chiuso in quinta e ottava posizione con tempi molto distanti dai propri personali, ovvero 2:00.23 e 2:01.32, e anche per loro vale un po’ lo stesso discorso fatto per la Pellegrini.

Non solo però duelli accattivanti in acqua ma anche prestazioni da urlo e la matrice è sempre quella australiana. Con le sorelle Campbell non presenti, sono Mitchell Larkin ed Emily Seebohm a lasciare senza fiato nella specialità del dorso. Sui 100m il giovane Larkin ha frantumato il record nazionale sulla distanza, abbassando di due decimi il tempo valso l’oro a Kazan, e il 52.26 di oggi ha fatto tremare i polsi al limite mondiale di Aaron Peirsol del 2009 (51.94). Essendo solo al 2 di Novembre, teoricamente nel pieno carico di preparazione, vedere questi riscontri lascia increduli sulle eccezionali possibilità del nuotatore aussie. Alle spalle del campione del mondo, troviamo un altro eccellente crono, visto il periodo, dello statunitense David Plummer in 53.18 e sul gradino più basso del podio il giapponese Masaki Kaneko in 54.33. Come dicevamo, risponde presente anche la Seebohm che sui 50m timbra il cartellino, unica a scendere sotto i 28″ (27.85), precedendo l’infinita Natalie Coughlin in 28.23 e la Hosszu in 28.40. Stesso discorso sui 200m dove in 2.07.19 Emily si è messa dietro Katinka in 2:08.73 e Daryna Zevina in 2:11.05.

Ungherese che si è presa la rivincita, doppiando la vittoria dei 200 stile,  sui più amati 200 misti in 2:10.22 davanti a Caitlin Leverenz (2:11.08) e Sakiko Shimizu (2:12.50). Un andamento similare a quello di Chad Le Clos, vincitore dei 100 stile, 200 e 50 farfalla con tempi di buon livello, ovvero 48.96, 1:55.80 e 23.43. Ricordiamo che, nella gara regina del nuoto, erano iscritti i nostri azzurri, componenti della staffetta 4×100 stile libero maschile (Luca Leonardi, Luca Dotto e Filippo Magnini) che però non sono riusciti a qualificarsi per la finale vinta dal sudafricano, palesando una condizione precaria. Degni di menzione anche le prestazioni di James Guy sui 400m stile, autore di un ottimo 3:46.76 e Cameron Van Der Burgh sempre consistente sui suoi 50 rana in 26.95.

A chiusura di giornata buon quarto crono di Diletta Carli negli 800m stile, in 8:36.75 nella gara vinta da Lauren Boyle in 8:24.76 davanti a Jaz Carlin in 8:27.25 e Sarah Kohler in 8:28.76.

 

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Immagine: pagina FB DeepBlueMedia

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