Nuoto
Nuoto, Europei vasca corta Netanya 2015: Pellegrini e le staffette armi dell’Italia femminile
Tra i 36 convocati dell’Italia per gli Europei di nuoto in vasca corta che si svolgeranno a Netanya (Israele) dal 2 al 6 dicembre, esattamente la metà sono donne. Squadra perfettamente eterogenea, dunque, quella azzurra, che punta a ripetere il buon bottino di 14 medaglie conquistato due anni fa a Herning (Danimarca).
Quando si parla di nuoto italiano, soprattutto femminile, non si può non pensare a Federica Pellegrini, regina delle vasche da Atene 2004 e per sei edizioni di fila dei Mondiali in lunga capace di salire sul podio nella stessa gara, gli amati 200 stile libero. Carisma da vincente e carattere fumantino, la veneta nella sua carriera ha cambiato numerosi allenatori, trovando ora la giusta armonia con Matteo Giunta. Abbandonati i 400 sl, il focus verso Rio 2016 (e potrebbe non fermarsi dopo le Olimpiadi) sarà interamente rivolto sulla mezza distanza, il vero grande amore.
In Israele, dunque, la Divina proverà a confermare il titolo del 2013, pur consapevole del fatto che l’ungherese Katinka Hosszu, che a inizio novembre l’ha battuta in Coppa del Mondo, si esalta in vasca corta e, soprattutto, sembra non accusare la fatica nonostante le tantissime gare cui partecipa. Nessun problema, però, perché i conti definitivi si faranno a fine stagione in Brasile e la condizione dell’azzurra non ancora è certamente al top. L’1’53”64 nuotato di recente a Massarosa, comunque, lascia ben sperare per gli Europei.
Altre carte da medaglia importanti per l’Italnuoto in rosa saranno le staffette. Sei, in totale, quelle in programma, nettamente meno rispetto all’abbuffata di gare prevista l’anno scorso dalla Fina ai Mondiali di Doha. La Len, come già successo nel 2013, prevede invece 4×50 stile libero (occhi puntati su Erika Ferraioli, fresca di record italiano in 52”58 nei 100, Silvia Di Pietro e Aglaia Pezzatto, medagliata iridata), 4×50 mista (fondamentale la frazione a rana con Ilaria Scarcella e Martina Carraro a giocarsi il posto), più le due miste in cui scenderanno in acqua due uomini e due donne. Un peccato, dunque, l’assenza della 4×200 sl, punto di forza azzurro con un folto contingente a caccia anche di un posto per Rio.
Campionessa del mondo 2012 nei 100 farfalla, Ilaria Bianchi ha tutte le qualità per salire sul podio, ma come sempre la concorrenza nella sua disciplina è molto folta anche a livello europeo. Il 56”80 del Gran Premio Italia, tuttavia, lascia ben sperare. Diletta Carli, Erica Musso, Chiara Masini Luccetti e Martina Caramignoli sono ormai certezze del mezzofondo, che nel mondo non può competere con Katie Ledecky ma nel Vecchio Continente ha ancora possibilità di dire la sua. Ci sarà pure la fondista Aurora Ponselè, in cerca di una definitiva identità dopo il flop di Kazan. Alessia Polieri e Stefania Pirozzi sembrano essere tornate brillanti nei 200 farfalla, specialità durissima, mentre per quanto riguarda i misti c’è curiosità intorno al rientro di Luisa Trombetti e all’esordio di Ilaria Cusinato, classe 1999 oltremodo brillante a livello giovanile.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook Fina/DeepBlueMedia