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Oscar 2015 – Il miglior emergente dell’anno è…La parata dei giovani e l’angelo Minisini
GIORGIO MINISINI
Un Pioniere, un Precursore, un Visionario. Paladino della parità dei sessi e rivoluzionario disintegratore della barriera che impediva agli uomini di sognare medaglie in sport tradizionalmente considerati femminili.
Come se fossimo ancora nell’era del rosa e dell’azzurro, del bianco e del nero. Residui di retrò spazzati via da una ventata d’aria fresca portata da un leggendario Giorgio Minisini che diventa Reginetto (“neologismo” voluto in barba a chi vietava di vedere uomini in acque femminee) ai Mondiali di nuoto sincronizzato. Disciplina bloccata, chiusa in se stessa ma portata all’apoteosi da un 19enne meraviglioso, umile, simpatico e molto gradito al pubblico femminile.
Epico in coppia con Manila Flamini per conquistare il bronzo nel duo misto tecnico, altrettanto fantascientifico per salire sul terzo gradino del podio del duo misto libero in compagnia di Mariangela Perrupato. Prima del suo avvento l’Italia aveva conquistato una sola medaglia iridata in questa disciplina (a Roma 2009), naturalmente è il primo uomo a salire agli onori della cronaca nel nuoto sincronizzato.
Ha riscritto almanacchi e libri di storia sportiva, ispirerà generazioni a venire, ha commosso i presenti entrando nella leggenda con Bill May e Aleksandr Maltsev. Grazie alla sua impresa l’Italia riuscirà così a conquistare almeno una medaglia in tutte le discipline nella stessa edizione dei Mondiali di nuoto: non era mai successo nella storia, imprese titaniche riuscite solo a colossi del calibro di USA e Russia!