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Ciclismo

Giro d’Italia 2016, quattordicesima tappa: Alpago (Farra)-Corvara. 210 km sulle Dolomiti col Giau

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Gli attesi protagonisti di questo Giro d’Italia 2016 non potranno nascondersi nella quattordicesima tappa della Corsa Rosa 2016. 210 km da Alpago a Corvara. Pianura? Neanche l’ombra. I corridori affronteranno ben 6 passi dolomitici, dando vita ad una vera e propria maratona della montagna. Tappa sfiancante, che potrà scavare un decisivo solco nella classifica generale.

Si partirà dunque da Alpago. Primi km costantemente il leggera ascesa. Pendenze dolci che però influiranno strada facendo. La prima asperità seria è lo storico Passo Pordoi (GPM di prima Categoria), salita mitica del Giro, la più scalata nel corso della storia della corsa a tappe italiana per antonomasia. 11,6 km con una pendenza media del 6,4 %. Un degno antipasto, prima delle portate eccellenti che arriveranno nel finale. Veloce discesa ed ecco arrivare le prime rampe del Passo Sella (GPM di seconda categoria). 5,5 km duri con punte del 12 % e pendenza media del 7,9 %. Poco dopo il gruppo si troverà dinanzi un Passo Gardena “ammezzato”. GPM soltanto di terza categoria in quanto si percorreranno appena gli ultimi 4,3 km della celebre ascesa, intramezzati da quasi 2 km di pianura. 9 % la pendenza massima per il Gardena, che comunque presenterà il conto qualche km più tardi. Discesa verso Corvara, dove il gruppo transiterà per la prima volta sul traguardo, e spazio al Passo Campolongo (GPM di seconda categoria). 6 km esatti di salita che inizia forte (punte al 13 % durante le prime rampe), e si addolcisce strada facendo. Superato il Campolongo inizierà la fase calda di questa straordinaria frazione. C’è anche il tempo per due salite a margine di questi passi micidiali. Impegnativo il Colle Santa Lucia (2 km al 5,5 %), che darà l’avvio alle fasi finali del tappone dolomitico.

La resa dei conti avrà vita dunque a partire dal Passo Giau (GPM di prima categoria). Quasi 10 km con pendenza media sempre vicina al 9 % e punte del 14 che si raggiungono sulle prime rampe. Salita vera. Qui i corridori in crisi potrebbero perdere minuti su minuti. 11 km di discesa prima di giungere ai piedi dell’ultima asperità di giornata: il Passo Valparola (GPM di seconda categoria). Altri 12 km al 5,6 %, prima della discesa finale che riporterà gli atleti verso Corvara. L’arrivo, in dolce ascesa, sarà forse meta desiderata come non mai per i velocisti e per coloro che andranno incontro a crisi di varia natura.

Tappa che farà la differenza. Lo spettacolo non mancherà.

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Seconda tappa: Arnhem-Nijmegen
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Settima tappa: Sulmona-Foligno
Ottava tappa: Foligno-Arezzo
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Dodicesima tappa: Noale-Bibione
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ciro.salvini@oasport.it

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