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Rugby, Sei Nazioni 2017: Scozia-Italia 29-0. Gli Highlanders banchettano a Edimburgo, Cucchiaio di Legno per gli azzurri

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Fallimento totale. E’ questo purtroppo il concetto che viene in mente al termine dell’ultimo impegno dell‘Italrugby nel Sei Nazioni 2017, con gli azzurri che concludono nel peggiore dei modi questa edizione del Torneo cedendo sotto i colpi della Scozia per 29-0 al BT Murrayfield Stadium di Edimburgo. La Nazionale guidata da Conor O’Shea archivia dunque la manifestazione senza alcuna vittoria né punti conquistati in classifica, oltre all’impressione che oggi nemmeno l’onore delle armi contribuisce a salvare la nostra formazione dall’ennesima figuraccia di un intero movimento. Arriva l’ennesimo Cucchiaio di Legno, non vinciamo nel torneo da 2 anni e ora bisogna fare un serio esame di coscienza.

La pioggia abbattutasi copiosa sulla capitale scozzese rende il terreno di gioco alquanto pesante come testimoniato dai numerosi calci profondi nei primi minuti, preludio al netto dominio dei padroni di casa in mischia che si guadagnano un meritato calcio di punizione. Nonostante la posizione complicata Hogg centra i pali dalla nostra trequarti campo conferendo il primo vantaggio ai britannici, mentre gli azzurri faticano tremendamente a costruire trame offensive pericolose e finiscono spesso per incorrere nell’errore. Al 15′ una grave distrazione di Venditti rischia di costare carissima alla retroguardia italiana, ma fortunatamente i beniamini del pubblico non riescono ad approfittare degli sbandamenti degli avversari consentendo dunque ai nostri di rimanere attaccati nel punteggio. Gli uomini allenati da O’Shea si presentano per la prima volta nei 22 scozzesi a metà della frazione di apertura, anche se l’evidente tenuto a terra di Lovotti spegne la verve offensiva; si tratta delle provi generali in vista del primo calcio a favore degli azzurri, sprecato però dall’imprecisione di Canna che vanifica così una chance ghiottissima.

Entrambe le squadre non sono in grado di esprimere un livello accettabile e il livello della partita ne risente in maniera evidente, anche se al 24′ l’assalto continuo della Scozia produce la bellezza di 19 fasi senza tuttavia che gli Highlanders riescano sfondare la retroguardia italiana. Dalla successiva punizione i padroni di casa trovano meritatamente la meta grazie all’incursione di Russell assistito da Price, con il primo bravo inoltre a realizzare il piazzato utile per il 10-0 Scozia. Al 32′ prosegue la giornata no di Canna, il quale spara a lato un piazzato da 36 metri propiziato da una ostruzione ai danni di Parisse, ennesima opportunità fallita dalla nostra Nazionale per ricucire il gap prima dello scadere della frazione inaugurale. La compagine britannica sceglie di indirizzare le proprie azioni nella zona di campo occupata da Canna, e la tattica sortisce gli effetti sperati quando il calcio altissimo atterra in area di meta permettendo a Scott di marcare di fronte ad un’Italia a dir poco impalpabile. Il terzo calcio consecutivo sciupato da Canna manda in archivio 40′ da incubo.

Nella ripresa gli azzurri si presentano subito nei 22 rivali complice qualche distrazione di troppo da parte degli Highlanders, la allarghiamo sulla destra dopo aver tentato per quattro volte di sfondare l’ultimo ostacolo ed Esposito va in area di meta, ma Hogg è sotto la palla costringendo i nostri a ripartire dai cinque metri. I numerosissimi tentativi dei ragazzi di O’Shea falliscono miseramente a causa di un “in avanti” sebbene gli scozzesi fossero rimasti in inferiorità numerica per il cartellino giallo inflitto a Barclay, un ulteriore testimonianza di un pomeriggio tremendo che ci obbliga a rimanere a quota zero punti dopo dieci minuti di autentico forcing. Pur senza fare nulla di eclatante i beniamini del pubblico riprendono ad incunearsi nella metà campo ospite, con Visser che è il più lesto ad arrivare sull’ovale e a siglare la terza marcatura per il 22-0 (trasformazione di Russell) quando mancano venti minuti all’epilogo. I giocatori di Vern Cotter vanno a caccia del bonus non concretizzando le evidenti defiance della retroguardia azzurra fino al 73′, quando i britannici allargano perfettamente l’ovale e danno modo a Seymour di schiacciare la più semplice delle marcature. E’ l’ultimo sussulto di un incontro dominato in lungo e in largo dagli Highlanders, che avranno dunque la possibilità di classificarsi al secondo posto del Sei Nazioni in caso di successo dell’Inghilterra ai danni dell’Irlanda.

simone.brugnoli@oasport.it

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