Pallavolo
Crisi pallavolo: la A1 piange, Roma si ritira
Anche la pallavolo risente della crisi e la nostra A1 maschile sta letteralmente perdendo i pezzi. La prima a mollare è stata la Gabeca Monza, storica società che militava da vent’anni nel massimo campionato italiano: per la squadra brianzola il ritiro e il titolo che è passato alla retrocessa Ravenna che così può mantenere la serie.
A seguirla a ruota pure San Giustino (Perugia) che ha cessato l’attività e ha trasferito i propri diritti a un club creato ad hoc: sfruttando i momentaccio qualcuno sembra trovare il paradiso. Ecco così che è arrivata l’Altotevere Umbro, ma di cui non si sa praticamente nulla. Si parla di due fantomatici sponsor e di Aldo Nocentini, amministratore delegato della Kemon prodotti per parrucchieri, che potrebbe vestire il ruolo di presidente. Qui la Lega è, però, molto chiara e c’è un regolamento (corretto) che deve essere rispettato: San Giustino deve saldare i debiti pregressi altrimenti niente passaggio di diritti. Nel mondo del volley non sono ammessi i buchi finanziari.
La Sisley Treviso, che nell’ultimo anno giocava a Belluno, non ha presentato la propria iscrizione come era già noto da tempo. La notizia chock, però, è arrivata ieri con le dichiarazioni di Massimo Mezzaroma, patron del Siena Calcio, e presidente della Roma. Con una lunga lettera ha annunciato il proprio addio alla pallavolo che conta: “La M. Roma Volley non si iscriverà al campionato di seria A. Ripartirà dalla B. Ho preso questa decisione a poche ore dalla scadenza, perchè fino all’ultimo ho sperato che il lavoro certosino iniziato più di un mese fa e con il quale mi auguravo potessero essere trovate soluzioni desse il suo frutto”. Non finisce qui perchè il pres se ne va via col dente avvelentato e lancia parecchie frecciatine soprattutto al Comune nella persona del sindaco Alemanno (doveva far intervenire la Acea come sponsor e invece…), ai giocatori (si parla di attori, ma che colpa hanno loro?), a collaboratori ed ex dirigenti (qui il riferimento a Sacripanti sembra chiaro). Una città grande perchè il volley, perde una possibilità, ed è una ferita per tutta la pallavolo che non merita di morire in questo modo. E tanti campioni sono svincolati e aspetteranno lo sviluppo della situazione. Si devono trovare altre soluzioni perchè non possono finire così storie gloriose e non si possono spezzare i sogni di migliaia di persone, oltre a un ottimo vivaio da cui è uscito anche il grande Zaytsev.
Adesso si profila una A1 a dodici squadre, mentre in A2 Isernia non si iscrive, Santa Croce cede i diritti ad Atripalda e le novità non sono ancora finite…Nei campionati minori i caos sono ancora peggiori.
Nel femminile dopo il ritiro della Spes Conegliano a stagione 2011/2012 in corso sembrano non esserci problemi, ma Villa Cortese e Novara hanno dovuto unire le proprie forze per cercare di superare la crisi e costruire una squadra di livello. Solo Busto Arsizio non crolla e riesce pure a conquistare un altro sponsor dopo il fantastico triplete di quest’anno sotto il marchio Yamamay.
Stefano Villa
Fonte: legavolley.it