Ciclismo
Dombrowski, tappa e maglia al GiroBio. Pozzovivo trova la vittoria in Slovenia
Michael Albasini ha conquistato la vittoria al Giro di Svizzera, ma, come già detto ieri, la corsa elvetica non è l’unica che si sta svolgendo in questi giorni. Come nella giornata di ieri andiamo a vedere cosa è successo nelle principali corse professionistiche e non, con un occhio di riguardo al GiroBio dove Dombrowski ha conquistato il Passo di Gavia e con esso anche la maglia di leader.
La prima parte della giornata è animata da una fuga composta da 18 corridori. Tra questi si distinguono in particolare Picchetta e Rosa che restano in testa quando mancano 5km alla vetta dell’ultimo GPM prima del Gavia: il passo del Tonale. Su di loro si riporta poco prima dello scollinamento De Iseo, fuoriuscito poco prima dal plotone. Il gruppo attacca l’ascesa finale a circa 2’30” dai leader ma già sulle prime rampe la maglia Bianco-Rosa sembra in difficoltà. Il russo Zakarin non sembra infatti passare un buon momento e l’americano Dombrowski ne approfitta provando ad attaccare. Riesce a staccare tutti e al suo inseguimento si portano Aru e Buongiorno, che però non riescono a rientrare. Il secondo, in particolare, non è in grado neppure di tenere le ruote del connazionale che mantiene un ritardo di una quarantina di secondi dall’atleta a stelle e strisce. Questi riesce, prima dell’arrivo, a raggiungere De Iseo e taglia il traguardo in solitaria con un vantaggio di 43” su Aru. Questa la classifica generale aggiornata dopo la tappa di oggi in vista della frazione finale di domani.
1) Joseph Dombrowski (Usa)
2) Fabio Aru (Team Palazzago) a 25″
3) Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Fior) a 1’10”
4) Matteo Di Serafino (Vega Pref. Montappone) a 2’10”
5) Matteo Ciavatta (Monturano Civitanova Cascinare) a 3’49”
6) Edoardo Zardini (Team Colpack) a 5’12”
7) Donato De Ieso (Vejus Tmf Idnamic) a 5’23”
8) Davide Formolo (Petroli Firenze Cycling Team) a 7’03”
9) Ilnur Zakarin (Russia) a 7’07
10) Lorenzo Di Remigio (Aran D’Angelo & Antenucci) a 8’54”.
Allo Ster ZLM Tour Mark Cavendish ha lanciato chiari segnali in vista delle Olimpiadi. La tappa è stata vinta dall’olandese Lars Boom che si è imposto sullo strappetto di La Gileppe, dove lo scorso anno dominò Philippe Gilbert. Cavendish ha conquistato la seconda piazza, davanti a Juan Antonio Fleca, e ha conservato la leadership nella generale in una tappa impegnativa: per le Olimpiadi, se la forma dovesse essere buona, Cavendish potrebbe davvero non perdere terreno sulle salitelle del percorso inglese. Migliore degli italiani Giacomo Nizzolo, quinto.
Buone notizie per l’Italia arrivano anche dalla Slovenia, dove Domenico Pozzovivo si è imposto nella tappa più dura della breve corsa a tappe precedendo Janez Brajkovic. Il duo italo-sloveno ha staccato tutti gli avversari a ben 50km dal traguardo dopo che il gruppo era stato sfoltito da due salite di prima categoria. Sulla terza hanno fatto il vuoto(attivo, tra gli altri, Danilo Di Luca) giungendo all’arrivo con 1’30” di vantaggio sugli avversari. Domani, con una crono di 18km a Lubiana, Brajkovic dovrebbe riuscire a riguadagnare i 4” che al momento lo dividono in classifica da Pozzovivo. Per il lucano si tratta della quarta affermazione in una stagione di alto livello. E se la forma fosse ancora buona come sembra potrebbe recitare la parte del protagonista al campionato italiano di sabato prossimo.
Alla Route du Sud il successo, invece, è andato a vincere la tappa regina della corsa, ormai ipotecata dal giovane talento colombiano Nairo Quintana. In una frazione che prevedeva la scalata di 3 colli importanti, trai quali il Tourmalet, Quintana ha rifilato distacchi d’altri tempi agli avversari: Hubert Dupont è arrivato secondo a 1’11, Anthony Charteau terzo a 3’49” e Kenny Elissonde quarto a 5’55”. Migliore degli azzurri in gara Riccardo Chiarini, ottavo a quasi 9′.
Immagine tratta da ciclismo.it