Ciclismo
Giro di Svizzera: a Verbier tappa e maglia per Rui Costa
Svizzera significa montagne, e montagne, nel ciclismo, significa spettacolo la tappa di oggi, da Verbania a Verbier attraverso il Passo Sempione, non ha tradito le attese, premiando Rui Faria da Costa (Movistar), autore di un finale straordinario.
La prima parte della frazione viene caratterizzata dalla lunga fuga di Alessandro Bazzana (Team Type 1-Sanofi), bergamasco d’America, e del canadese Ryan Anderson (Spidertech), omonimo dell’ala degli Orlando Magic; tuttavia, il gruppo controlla agevolmente, grazie al lavoro di RadioShack e Rabobank, in particolare con Gregory Rast e Grischa Niermann. Nei pressi di Martigny, quando la strada sale già, seppur con pendenze blande, avviene il ricongiungimento, e le squadre dei big prendono definitivamente in mano la corsa in vista degli ultimi 8 km di vera ascesa. Le prime rampe verso Verbier costano care a Bauke Mollema (Rabobank), tra i protagonisti della scorsa edizione del Tour de Suisse, sin da subito staccato, al pari del leader Peter Sagan (Liquigas) che pure aveva vinto i due sprint intermedi; a 6 km dal traguardo Fränk Schleck (RadioShack) riesce a fare il vuoto con uno scatto secco, prendendosi in pochi metri una trentina di secondi di vantaggio, e gestendoli tranquillamente nonostante gli scatti di Gadret (Ag2r), Lövkvist (Team Sky) e Kreuziger (Astana) , mentre Gesink (Rabobank) va in difficoltà. Il lussemburghese, prossimo alla vittoria, crolla letteralmente nel chilometro finale, consentendo il recupero di un brillantissimo Rui Faria da Costa che va a cogliere il meritato successo; Schleck chiude secondo a 2”, terzo il basco Nieve (Euskaltel) a 10”, e poi una serie di atleti frazionati, con un bravo Giampaolo Caruso (Katusha) quarto, una manciata di secondi meglio di big dal calibro di Valverde, Leipheimer e Kreuziger, mentre Cunego chiude a 45” e l’attesissimo Moreno Moser a 1’19”.
Il portoghese, al primo successo stagionale e sicuramente meno atteso rispetto ad atleti dal palmarès più ricco, guida ora la classifica con 8” su Schleck, 15” su Kreuziger e 19” sul regolare Thibot Pinaut (FDJ-BigMat). Domani è in programma la terza frazione della corsa elvetica: 195 km da Martigny ad Aarberg, nel Canton Berna, attraverso una percorso abbastanza mosso ma privo di asperità realmente impegnative; nel finale, due GPM di terza e quarta categoria potrebbero rappresentare l’ideale trampolino di lancio per qualche attaccante.
Marco Regazzoni
foto tratta da porto24.pt