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ItalVolley a picco: 3 a 0 dalla Francia

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Oggi l’esperimento non è riuscito. I ragazzi guidati da Montagnani (da settimana prossima tornerà Berruto in panchina) cedono di schianto alla Francia (3-0) nell’ultimo incontro del terzo weekend di World League a Gwangju (Corea del Sud).

 

In campo una formazione con ulteriori novità rispetto alle ultime uscite. In regia c’è Falaschi che, dopo scampoli di partita, debutta come titolare e giocherà tutto il match (Baranowicz entra solo per alcuni palloni nel secondo parziale). Rossini viene confermato come libero, debutta Cester come centrale (discreta prestazione per lui, con anche tre muri all’attivo), fuori l’esperto Buti insieme a Kovar che non metteranno nemmeno piede in campo. Lanza gioca tutti i tre parziali come Sabbi, che non può mancare ed è ancora il migliore tra gli azzurri (18 punti per lui con gli unici due aces del sestetto).

 

E’ comunque un deciso passo indietro rispetto ai precedenti incontri dove gli azzurri erano riusciti a tenere testa agli Stati Uniti per due volte, a contenere proprio i transalpini, e a giocare ad altalena con la Corea del Sud (una volta è andata bene, l’altra no). Non si sono viste buone cose, ma probabilmente è tutto dovuto alla mancanza di integrazione tra questi ragazzi che non hanno davvero mai giocato insieme e che si sono dovuti adeguare alla situazione. Si sono potute avere delle buone conferme comunque dalle individualità: certo su Sabbi non c’erano dubbi, non male ancora Maruotti (che in alcune occasioni è stato un buon martello), sorpresa da Lanza che chiude con 11 segnature e può ritenersi soddisfatto.

 

L’assurdo è che la partita a muro è stata anche fatta, a conferma che qui il lavoro non manca (7 di squadra) ma poi non si è riuscito a sfruttarlo nel migliore nei modi, soprattutto in fase difensiva dove si poteva impostare per proporre attacchi vincenti. Sono stati gli errori gratuiti (ben 21) a portare l’Italia a questa debaclè che cancella un pò quanto di buono fatto vedere nelle ultime settimane da questi giovani e debuttanti.

Soprattutto il secondo parziale è stato un massacro (25-15) dove davvero non si è mai riusciti a porre resistenza agli avversari viaggiando sotto gli effetti di un blackout cronico che davvero dipende dalla mancanza di esperienza internazionale. Per quanto riguarda le altre frazioni, pur giocando sotto le proprie possibilità, i ragazzi sono riusciti anche ad ingaggiare un testa a testa ma sono crollati, ancora una volta, nella paura di vincere e nell’incapacità di chiudere nei momenti clou: queste sono cose che si imparano solo giocando certe partite e a questi giovani è stata data giustamente l’occasione di esprimersi e mettersi in mostra.

 

Gli azzurri rimangono al palo nella classifica della pool C: 14 punti. In precedenza gli Stati Uniti avevano battuto la Corea del Sud e si erano portati 20. Ora mancano solo tre partite: quelle del prossimo fine settimana proprio oltreoceano dove torneranno i titolari. Per l’Italia si fa durissima (se non impossibile) la rincorsa al primo posto che vorrebbe dire qualificazione alla Final Six di Sofia. Servirebbero tre vittorie per 3 a 0 ma a quel punto bisognerà anche sperare che i padroni di casa perdino le loro altre due partite senza portare a casa più di tre set complessivi…

 

(foto da FIVB)

 

 

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