Pallavolo
ItalVolley: tornano i titolari, 3-2 dalla Francia
Tanta, tanta ruggine per quaranta giorni di assenza dai campi. Tanto carico di lavoro nelle gambe. Qualche passaggio a vuoto e qualche disattenzione di troppo. Il ritorno degli uomini di Berruto, però, dopo l’esperienza fatta fare ai giovani guidati da Montagnani, non può essere assolutamente criticato. Arriva sì la sconfitta contro la Francia per 3-2 nel primo match dell’ultimo weekend di World League a Dallas (Texas), ma se si trascina al tie-break una squadra solida e attrezzata come quella transalpina significa che la strada iniziata è quella giusta. Perchè questa squadra deve essere in forma tra trenta giorni, perchè deve tirare fuori il meglio di sè a Londra, perchè quelle due settimane devono essere un crescendo di condizione, perchè i muscoli dovranno sciogliersi incontro dopo incontro, perchè per sognare l’oro non si deve essere al top un mese prima…
Si sono viste, tra le tante belle cose, delle buone risposte in difesa e in ricezione (merito delle ripetute in quel fondamentale durante i duri allenamenti di giugno a Monza) tanto che Bari e Giovi si sono messi anche in evidenza, non sbagliando quasi mai, protagonisti di diversi movimenti positivi e interscamni tra di loro (sarà da vedere se questa è una soluzione da proseguire o meno).
Da apprezzare la capacità di rimontare da 2-1, dopo una seconda e una terza frazione in cui è sembrata pesare la mancanza di condizione atletica, e il rifiuto a lasciare andare via l’incontro senza almeno lottare. A quel punto era già certa l’impossibilità di potersi qualificare alla Final Six di Sofia: passano, infatti, le prime di ogni girone e all’Italia servivano tre nette vittorie per poter sperare. La Francia abbandona anche le chance di ottenere il pass come miglior seconda (sono irraggiungibili i 26 punti del Brasile) e ora sarà difficilissimo rimontare 4 punti agli Stati Uniti che hanno battuto 3 a 0 la Corea del Sud. La reazione a dei momenti di difficoltà quando gli avversari producevano break di anche 5 punti è di assoluto rilievo e va apprezzata.
La palma del migliore va sicuramente a Lasko. Il nostro schiacciatore di punta mette a segno 26 punti, tutti di notevole fattura e frutto di una potenza di braccio che fa sempre male, capace di variare tra attacchi laterali e dalla seconda linea, murando parecchie volte in prima persona e trovando anche qualche soluzione di pallonetto quando il muro a tre francese era davvero invalicabile. Proprio su questa situazione del fondamentale gli azzurri devono migliorare nettamente: quando c’era da alzare una barricata che coprisse metà rete non sono quasi mai riusciti a chiudere nè la diagonale nè la parallela e proprio lì la Francia è riuscita a sfondare (grazie a un magistrale Ngapeth, specialmente nel secondo set, e a un fantastico Moreau che sarà poi top scorer dei suoi). Per il resto il muro ha anche funzionato bene e ha confermato di essere il punto forte di questa nazionale: serve ancora un pò di elevazione e un pò di reattività, ma sono elementi che arriveranno col passare del tempo. Da non dimenticare l’assenza di Mastrangeli per un leggero infortunio, sostituito bene nel ruolo di centrale da Fei (eccellente in alcuni sprazzi di partita, soprattutto al servizio) accompagnato dal sempre puntuale Birarelli.
Note dolenti arrivano da Savani che non entra quasi mai in partita, se non in alcuni frangenti, e che fa davvero fatica a chiudere i punti. Il coach decide, giustamente, di dargli fiducia e di tenerlo in campo a lungo, proprio per lasciargli prendere confidenza col gioco. Scelta giusta come quella di dare un pò di tregua a Parodi che verosimilmente sarà impegnato questa sera contro la Corea del Sud. Un appunto sui tanti, troppi errori (ben 13 ma a cui vanno aggiunti 21 servizi sbagliati!): ridurre al lumicino i blackout sarebbe già una buona cosa visto che parecchi incontri saranno decisi sul filo di lana e dei gratuiti potrebbero pesare tantissimo.
Un applauso va a Travica che ha dimostrato di avere un’ampia visione di gioco, giocando anche degli eccellenti primi tempi e capace di mandare tutti i suoi attaccanti in doppia cifra, segno di grande abilità e di un palleggio invidiabile.
Di seguito il tabellino:
ITALIA-FRANCIA 2-3 (31-29 23-25 18-25 25-21 12-15)
ITALIA: Birarelli 11, Travica 4, Zaytsev 14, Fei 14, Lasko 26, Savani 13, Bari (L), Giovi (L2), Papi, Boninfante, Parodi. Non entrato: De Togni. All. Berruto. FRANCIA: Toniutti 1, Tillie 7, Hardy Dessources 11, Moreau 24, Tuia 14, Trefle 13, Grabennikov (L), Samica, Ngapeth 11, Pujol. Non entrati: Sol, Rouzier. All. Blain
ARBITRI: Ilkiw (Can) e Stahl (Usa)
Durata set: 34′, 28′, 23′, 28′, 16′.
Italia: battute sbagliate 21, aces 4, muri vincenti 16, errori 13.
Francia: battute sbagliate 14, aces 5, muri vincenti 15, errori 13.
(foto da FIVB)
stefano.villa@olimpiazzurra.it