Pallavolo

La pallavolo sorride: gironi facili alle Olimpiadi

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La Federazione Internazionale di Volley (FIVB) ha ufficializzato quest’oggi i raggruppamenti olimpici sia a livello maschile che femminile. Ogni torneo avrà dodici nazionali raccolte in due gironi da sei squadre ciascuno. Passano ai quarti a eliminazione diretta le prime quattro di ogni pool che si incrociano con le prime quattro dell’altro col classico meccanismo 1A-4B, 2A-3B, 3A-2B, 4A-1B. Il calendario delle partite verrà diramato il 18 giugno prossimo. Usando il ranking del 4 gennaio si sono costruiti i gruppi col sistema a serpentina. Ecco il risultato (tra parentesi la posizione nel ranking):

 

MASCHILE

Pool A:

Gran Bretagna (92), Italia (3), Polonia (4), Argentina (8), Bulgaria (9), Australia (22)

Pool B: Brasile (1), Russia (2), Usa (6), Serbia (7), Germania (13), Tunisia (18).

FEMMINILE
Gruppo A:

Gran Bretagna (69), Giappone (3), Italia(4), Russia (7), Rep. Dominicana (9), Algeria (16).
Gruppo B:

Usa (1), Brasile (2), Cina (5), Serbia (6), Turchia (11), Sud Corea (13).

 

La fortuna ha sorriso alle nostre rappresentative che non avranno nessun problema a passare il turno e che cercheranno il miglior posizionamento possibile per avere un accoppiamento il più facile possibile quando i giochi si faranno duri. Ricordiamo che l’Italia non è mai riuscita a vincere un titolo olimpico nella pallavolo e che il miglior piazzamento ottenuto è stato il secondo posto nel torneo maschile ad Atene 2004.

 

Per i ragazzi la sfida per la vittoria del girone sarà con la Polonia allenata da Anastasi e con la Bulgaria di Kasinsky & Company. I rossoverdi si sono qualificati all’ultimo momento dopo aver perso la prima chance proprio contro la nostra nazionale che li ha facilmente battuti in finale. Per quanto riguarda i biancorossi si tratta di una squadra sempre temibile soprattutto perché è guidata da un mago della tattica e della tecnica che non deve mai essere sottovalutato. Ad ogni modo senza cali di concentrazione incredibili e con fiducia nei proprio mezzi, gli uomini di Berruto potrebbero strappare la leadership. Australia (qualificatasi due giorni fa a spese dell’Iran di Velasco) e Argentina dovrebbero giocarsi il quarto posto, con i canguri che partono leggermente avvantaggiati; i sudamericani, però, non sono assolutamente da sottovalutare e paiono in costante crescita, tanto da essere squadra ostica anche per tutte le altre. I padroni di casa potranno poco e cercheranno di non fare figuracce davanti al pubblico amico.

Nella Pool B è lotta spettacolo tra i team che si sono divisi il podio a Pechino: gli americani, campioni in carica ma parsi in leggero calo nell’ultimo periodo e che difficilmente riusciranno a difendere il titolo; i brasiliani, favoriti d’obbligo, d’argento in Cina e campioni del Mondo; i russi, terzi all’ultima Olimpiade e vincitori della recente Coppa del Mondo. A mettere i bastoni tra le ruote, però, ci penseranno i campioni d’Europa della Serbia, che hanno facilmente ottenuto il pass settimana scorsa e che venderanno cara la pelle, come farà la Germania, sicura sorpresa del girone.

 

Per le ragazze la vittoria del girone si deciderà verosimilmente nel match contro la Russia. Per il resto avversarie alla portata, ma col Giappone sarà una partita tutta da giocare, soprattutto andando a vedere gli ultimi precedenti. In questo caso, però dipenderà più dalle azzurre che da chi sta dall’altra parte della rete. La Repubblica Dominicana è nettamente sotto al livello delle tre, ma si prenderà facilmente l’ultimo posto utile per i quarti di finale, a meno di clamorose sorprese delle britanniche.

Sarà fondamentale cercare un buon piazzamento perché il girone B è tostissimo e chi se lo porterà a casa sarà il primo pretendente all’oro. USA-Brasile sarà il match clou di questa prima fase, equilibratissimo e su cui è impossibile fare una previsione. Cina e Serbia venderanno cara la pelle e si dovrebbero giocare la terza piazza, ma dovranno ben guardarsi dalla Turchia che sarà un’autentica sorpresa. La Corea del Sud è al momento indecifrabile.

 

Stefano Villa

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