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Pallamano: l’Italia vince, ma dice addio agli Europei

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La nazionale italiana, nell’ultima giornata del Torneo di Qualificazione ai Campionati Europei di pallamano, batte per 29-26 la Gran Bretagna, concludendo da imbattuta, ma non riuscendo a centrare l’obiettivo.

Dopo la vittoria della Svizzera contro la Grecia per 25-22, alla selezione tricolore non restava che vincere contro la Gran Bretagna e conquistare il secondo posto nel girone.

Nonostante la vittoria per 29-26, gli azzurri non sono riusciti a qualificarsi agli Europei che si terranno nel 2014 in Danimarca. Sono passate alla fase successiva, oltre le prime classificate dei quattro gironi, anche le migliori due seconde. Per rientrare tra queste e battere il punteggio della Lettonia, l’Italia avrebbe dovuto vincere con una differenza reti pari a 27. Un risultato irraggiungibile vista anche la stanchezza degli atleti, provati dalle partite impegnative degli scorsi due giorni e il livello tecnico dei britannici da non sottovalutare.

“Quella di oggi è stata una partita non giocata al massimo sicuramente per la stanchezza”spiega Michele Skatar “Per qualificarsi serviva una differenza reti pari a 27. La motivazione c’era, ma la Gran Bretagna rimane una squadra molto forte e preparata. In ogni caso è stato importante vincere. Erano due anni che non vincevamo in una partita ufficiale e abbiamo disputato un bel torneo, senza subire nessuna sconfitta.”


Prima della partita, dopo gli inni nazionali, è stata consegnata la maglia numero 20, appartenuta ad Alessio Bisori, l’atleta azzurro tragicamente scomparso appena una settimana fa, alla fidanzata Laure Oliveri. Dopo il minuto di silenzio, la partita è iniziata con l’Italia che si è portata quasi subito in vantaggio sugli avversari. Al primo time out, chiamato all’undicesimo minuto, il risultato parziale era infatti di 8-4 per gli Azzurri.
Al 22° viene però a mancare il supporto di Opalic, espulso dall’arbitro per un fallo commesso in difesa. Comunque sia la squadra di Chionchio riesce a tenere un vantaggio costante sugli avversari di quattro o cinque punti, vantaggio che però viene pericolosamente ridotto dalla Gran Bretagna. Questa situazione di pericolo dura solo pochi minuti e il primo tempo termina con il punteggio parziale di 14-11.

Il secondo tempo ricomincia con una rinnovata forza degli Azzurri, alimentata anche dai numerosi cambi, che alleviano la stanchezza e portano in campo atleti come Sirsi e Viscovich che non avevano giocato nelle partite precedenti.
Ciò permette di aumentare la differenza reti fino a un massimo di otto, infine ridotto negli ultimi dieci minuti di partita, caratterizzati da numerosi attacchi britannici, portando il punteggio allo scoccare dei 30 minuti a 29-26.

Michele Pompilio
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