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Ciclismo

Pellizotti, rientro Tricolore

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Chissà quante volte, in questi due anni, Franco Pellizotti aveva sognato un momento del genere. Fermato dall’UCI nel maggio 2010 per anomalie nei valori del passaporto biologico (primo caso in Italia), si è potuto rimettere in gioco un mese fa, trovando nell’ambiziosa Androni Giocattoli-Venezuela di Gianni Savio una casa accogliente e pronta a rilanciarlo, nonostante i suoi 34 anni. E il Delfino di Bibione ha ripagato alla grande questa fiducia, cogliendo oggi un successo in parte inaspettato al Campionato Nazionale categoria élite sulle strade della Valsugana.

Un percorso tosto, con l’arcigna salita di Telve nel mezzo, una discesa resa ancora più insidiosa dalla pioggia del mattino e soprattutto un chilometraggio spezzagambe di quasi 260 km. Michele Scarponi prova un’azione d’altri tempi, da solo contro tutti, ancora a parecchie decine di chilometri dalla conclusione: il marchigiano della Lampre ha una grande gamba, ma non può nulla contro la forza della Liquigas, in testa al gruppetto principale col mai domo Valerio Agnoli; la sua avventura finisce al penultimo giro, ad una quindicina di chilometri dal traguardo, ripreso da Nibali e Moser ai quali si accodano Giampaolo Caruso, un pimpante Di Luca e ovviamente Pellizotti. Stupisce che nessun altro atleta della Lampre, in particolare Diego Ulissi, riesca a seguire i migliori in quella che si rivela l’azione decisiva. Dopo qualche chilometro di controllo, nei quali il duo Liquigas cerca di far valere la superiorità numerica, Pellizotti piazza la stoccata vincente sull’ultima ascesa verso Telve: guadagna 20 metri, poi 30, poi 50, fino a che, in cima alla collina, il suo vantaggio è di oltre 20”. Dopo essere sceso in modo molto circospetto nel passaggio precedente, il fuggitivo si lancia a tutta in discesa, rendendo vane le tirate di Moser e Di Luca. Pellizotti ha dunque tutto il tempo di rallentare, alzare la cerniera della maglietta ed esultare, per la vittoria numero 13 della carriera ottenuta, in barba alla scaramanzia, col dorsale 17. Dietro di lui, Danilo Di Luca brucia un comunque straordinario Moreno Moser per il secondo posto, con Caruso ai piedi del podio.

La Settimana Tricolore termina domani con le prove a cronometro delle categorie Under 23, professionisti e donne.

foto tratta da cyclingnews.com

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