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Tonfo rosa: l’ItalVolley cade ai piedi della Germania

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Un deciso passo indietro rispetto alle precedenti uscite e una prestazione davvero sottotono sono state le protagoniste dell’ultima giornata del secondo weekend del World Grand Prix. Un’Italia troppo brutta per essere vera e che non ci aspettava di vedere in questo stato di forma. A San Paolo le azzurre cedono all’esperta Germania di Guidetti (stranamente fuori dai giochi olimpici) con un secco 3 a 0.

 

Le azzurre giocano bene solo in alcuni frangenti del primo set in cui, più che altro per mancanza di esperienza a giocare momenti topici, devono abbassare il capo ai vantaggi. Poi, però, un black out totale ha fatto vedere delle ragazze scariche, non all’altezza delle avversarie e carenti anche in alcuni fondamentali. Le tedesche hanno così avuto vita facile e hanno condotto in porto il match senza nessun problema. Proprio qui si insidia uno dei quesiti principali dell’incontro: dove finiscono i demeriti della nostra nazionale e dove iniziano i meriti di quella teutonica? Ad ogni modo una lezione di pallavolo difficile da dimenticare ma che non può far altro che bene a giocatrici giovani e alle prime partite internazionali. E’ da queste batoste che si deve capire come crescere e aumentare il proprio livello tecnico-tattico.

 

Si è vista la brutta copia del sestetto di ieri sera quando solo i numeri di alta classe di Sheilla & Company avevano fatto mancare di un soffio il colpaccio alle ragazze di Bracci (Barbolini è in Italia con le big in preparazione per Londra). E’ pesata tantissimo la poca presenza a muro da cui sono sì arrivati 6 punti ma che di certo non ha aiutato tutto il movimento difensivo. Da questo ne è conseguito un’imprecisione in fase di palleggio che ha portato ad attacchi evanescenti e spesso tramutatisi in inefficaci pallonetti che, contro una seconda linea particolarmente attenta, non hanno trovato il risultato sperato.

 

Tra le individualità difficile salvare qualcuna. Meno peggio delle altre, diciamo, Serena Ortolani che ha recuperato lo scivolone di venerdì contro gli Stati Uniti ed ha continuito sulla falsa riga di ieri: 15 punti e top scorer azzurra. Dietro di lei il vuoto: Piccinini e Bosetti, le big presenti in questa trasferta, abbassano nettamente il loro livello di gioco e producono solo 15 vincenti (6+9). Rondon ha avuto vita difficile in palleggio causa muro-ricezione di cui si parlava prima. Da segnalare invece la super performance della centrale Ssuschke-Voigt (15): ottima lettura, buona in fast e pungente in battuta. E proprio con un ace ha chiuso lei l’incontro.

 

In giornata volo alla volta di Kaohsiung (Taipei) dove si dispuiterà l’ultimo weekend della competizione. L’Italia sarà impegnata contro le padrone di casa, la Polonia (già battuta a Lodz settimana scorsa) e la Repubblica Dominicana. Alla Final Six di Ningbo (Cina) si qualificano le prime cinque della classifica generale oltre al paese organizzatore, con le azzurre ormai fuori dai giochi.

USA, Cina 18 punti; Turchia 15; Thailandia, Cuba 14; Brasile 11; Giappone 10; Germania, Polonia 9; Serbia 8; Porto Rico, Italia 5; Corea del Sud, Repubblica Dominicana 4; Argentina, Taipei 0.

 

Stefano Villa

 

Di seguito il tabellino:

GERMANIA – ITALIA 3-0 (30-28, 25-13, 26-24)

GERMANIA: Hanke 4, Ssuschke-Voigt 15, Furst 5, Beier 13, Kozuch 17, Brinker 8, Durr (L), Burchardt. Non entrate: Kauffeldt, Matthes, Mollers, Schaus. All: Guidetti.

ITALIA: Rondon 1, Piccinini 6, Barazza 6, Ortolani 15, L. Bosetti 9, Anzanello 6, De Gennaro (L), Barcellini 1. Non entrate: Gennari, Signorile, Sirressi. All: Bracci.

Arbitri: Demir (Tur), Perez (Por).

Spettatori: 1084. Durata Set: 32′, 23′, 30′.

Italia: 0 ace, 8 battute sbagliate, 6 muri, 19 errori. Germania: 4 ace, 8 bs, 11 m, 21 e.

Foto: Fabio Di Biase

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