Ciclismo
Tour de France: ecco i favoriti, l’Italia si affida a Nibali
Assenti i due più grandi protagonisti delle ultime edizioni del Tour de France, Andy Schleck e Alberto Contador, e con un percorso ancora difficile da interpretare e decifrare, il pronostico per la vittoria finale nella prossima Grand Boucle è più aperto che mai. Andiamo a vedere quali sono i favoriti principali e come si presentano al via di Liegi.
WIGGINS, Bradley: date le premesse sembra il favorito numero uno. Quest’anno ovunque abbia corso è riuscito a vincere ed è difficile trovargli un punto debole. A cronometro è il più forte tra i big, in salita sembra migliorato tanto e probabilmente può vantare la squadra più forte. Potrebbe forse pagare nelle tappe mosse per la poca esplosività.
EVANS, Cadel: dopo la vittoria dello scorso anno l’australiano vuole fare il bis. Si difende egregiamente a cronometro e in salita è tra i migliori. L’età avanza anche per lui e non sembra più brillante come gli scorsi anni. Non ha una grandissima squadra e potrebbe trovarsi da solo prima di Wiggins su qualsiasi terreno.
SCHLECK, Frank: il meno giovane dei fratelli Schleck arriva al Tour dopo aver abbandonato a metà il Giro d’Italia, ma comunque con credenziali di successo. Dovrebbe pagare, e anche tanto, a cronometro ma sulla carta potrebbe essere il numero uno in salita. Al Giro di Svizzera ha lanciato dei chiari segnali a tutti gli avversari nonostante la condizione non fosse ancora al top. Temibile.
SANCHEZ, Samuel: sfortunato nell’avvicinamento, con una caduta al Giro del Delfinato che gli ha impedito di testare al meglio la gamba. Non vanno sottovalutate le sue doti di discesista, che potrebbero rivelarsi decisive. Per il resto si difende sia in salita sia a cronometro.
NIBALI, Vincenzo: il messinese, che sembra entrato in una nuova dimensione in questa stagione, ha puntato tanto su questo Tour de France. Dopo un’ottima primavera, culminata con l’amaro secondo posto della Liegi, ha preparato l’appuntamento francese. Fino al Delfinato la condizione sembrava scarsa, ma già ai campionati italiani Vincenzo sembrava reagire meglio. La forma non era ancora al meglio ma di sicuro in netta crescita. Avrà al suo fianco uomini di grandissimo valore come Sylvester Szmyd e Ivan Basso. Può fare bene sia in salita che a cronometro, ma non sono da sottovalutare le sue capacità di fare il vuoto in discesa.
GESINK, Robert: punta di diamante di un’ottima squadra come la Rabobank, potrebbe far valere proprio le doti della squadra specialmente sulle montagne. Al Giro di Svizzera ha evidenziato di andare bene a cronometro ma di soffrire quando le strade si facevano più impegnative.
VAN DEN BROECK, Jurgen: un corridore completo che però non eccelle in nessun campo. Potrebbe lottare per il podio anche se sulla carta gli avversari sembrano avere qualcosa in più.
HESJEDAL, Ryder: dopo aver vinto, un po’ a sorpresa, l’ultima edizione del Giro d’Italia, il canadese si presenta al Tour de France per fare bene. Difficile chiedere un’altro risultato analogo a quello dello scorso maggio, ma possiamo comunque aspettarci una prova dignitosa. Sempre in casa Garmin anche Tony Martin proverà a fare bene grazie ad un percorso con tanta cronometro.
VALVERDE, Alejandro: nonostante non sembri più quello di qualche anno fa lo spagnolo non può essere sottovalutato, specialmente per una posizione ai ridosso dei primi. Al suo fianco ci sarà anche Cobo, un po’ spento in questa prima parte di stagione dopo la vittoria alla Vuelta 2012.
LEIPHEIMER, Levi: nonostante l’età avanzi l’americano continua ad essere competitivo e non va assolutamente sottovalutato. Un avvicinamento al Tour non troppo facile, ma è adatto al percorso e potrebbe dire la sua per una Top5.
ROLLAND, Pierre: dopo la vittoria dello scorso sull’Alpe D’Huez il giovane francese è atteso al salto di qualità per poter lottare per le posizioni che contano. Forse avrebbe preferito un percorso con più difficoltà altimetriche, ma potrebbe comunque farsi valere.
SCARPONI, Michele: dopo un Giro non soddisfacente il marchigiano ha deciso di partecipare al Tour. Difficile possa fare classifica, ma Michele è pronto a dare spettacolo i tutte le tappe più difficili.
FROOME, Christopher: dopo la seconda posizione finale alla Vuelta dello scorso anno, in questa stagione non è mai salito su alcun tipo di podio. Al Delfinato, però, è sempre rimasto con i migliori senza dannarsi troppo l’anima e se Wiggins dovesse fallire è pronto a subentrare. Ottimo sia in salita che a cronometro potrebbe davvero fare il colpaccio se non fosse chiamato a lavori di gregariato troppo gravosi.
Il nome del vincitore dovrebbe rientrare fra questi, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
Foto tratta da zimbio.com