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Verso Londra 2012: il borsino delle medaglie. Sogniamo con la pallavolo

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Le nazionali italiane di pallavolo maschile e femminile sono rimaste fuori dalle finali della World League e del Gran Prix. In entrambi i casi, tuttavia, appoggio la scelta dei tecnici di concedere spazio a diversi giovani alla prima esperienza in un contesto internazionale: con un calendario fittissimo di impegni ed obiettivi che, in quanto Italia, bisogna sempre e comunque raggiungere, i match delle ultime settimane rappresentavano l’unico momento possibile per dare fiducia alle nuove leve.

Terminati gli esperimenti, da ora in poi non si scherza più e sia Mauro Berruto (clicca qui per leggere una sua intervista esclusiva realizzata da Olimpiazzurra) che Massimi Barbolini torneranno a puntare sui blocchi che dovranno far vivere al volley tricolore dei Giochi Olimpici da assoluti attori protagonisti.

Senza timore di esagerare, entrambe le selezioni del Bel Paese appaiono sicuramente in grado di agguantare una medaglia a Cinque Cerchi.

Partiamo dai maschietti. Berruto può contare su un gruppo compatto ed apparentemente senza punti deboli dal punto di vista tecnico, nel quale spiccano alcune stelle come Ivan Zaytsev, Simone Parodi e Michal Lasko, senza dimenticare la definitiva consacrazione di Dragan Travica e l’apporto di uomini di esperienza come Cristian Savani, Luigi Mastrangelo ed Alessandro Fei. Il ritorno in azzurro di Samuele Papi a 39 anni, inoltre, costituisce un importantissimo valore aggiunto in termini di qualità ed esperienza, con il fuoriclasse di Ancona che potrebbe risolvere non pochi problemi in ricezione.
A differenza del recente passato, però, l’Italia dovrà cercare di limitare quegli inspiegabili cali di concentrazione che spesso ne hanno contraddistinto il rendimento. Il Brasile, con Giba e compagni ormai avviati verso il crepuscolo della carriera, non è più quello di un tempo, mentre anche corazzate come Russia e Usa non sembrano superiori agli azzurri.

Lascia presagire un’estate palpitante anche la nazionale femminile, con Barbolini che dovrà addirittura fronteggiare diversi problemi di abbondanza in tutti i reparti. In banda scalpitano le sorelle Bosetti, le veterane Francesca Piccinini ed Antonella Del Core, dando per assodato che il cardine principale in questo ruolo sarà quello dell’oriunda argentina Carolina Costagrande, grazie alla quale la nazionale ha compiuto un ulteriore salto di qualità nel corso della passata stagione. L’italo-argentina, in realtà, dovrebbe giocare come opposta, posizione in cui avrà una validissima alternativa in Serena Ortolani, eterna promessa del nostro volley mai del tutto sbocciata. La concorrenza appare feroce anche tra le centrali, dove, al di là delle certezze Gioli ed Arrighetti, scalpitano per un posto in squadra Guiggi, Barazza ed Anzanello. Nei ruoli di alzatrice e libero, rispettivamente grazie ad Eleonora Lo Bianco e Paola Cardullo, l’Italia può contare poi sulle migliori interpreti del pianeta. Si comprende, dunque, come quella azzurra possa definirsi come un’autentica corazzata, senza dimenticare che, in controtendenza con quanto accade in tutti gli altri sport di squadra nel Bel Paese, il ricambio generazionale avviene a getto continuo.

Insomma, a poco più di un mese dalle Olimpiadi, la pallavolo tricolore è autorizzata a sognare.

Foto: Kinderpiùsport

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