Ciclismo

Tour de France, le pagelle: il divertimento si chiama Nibali

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L’undicesima tappa del Tour de France ha visto andare in scena uno scontro tra i big, che se non ha rivoluzionato in toto la classifica, ci ha comunque consegnato degli spunti interessanti.

ROLLAND Pierre, 10: dopo la vittoria all’Alpe d’Huez dello scorso anno, il giovane francese centra un’altra vittoria di prestigio. In fuga sin dalla mattina, stacca tutti i compagni di avventura sull’erta finale. Che fosse un nome da tenere in considerazione per il futuro lo si sapeva già, questa è la dimostrazione che in un Grande Giro più difficile dal punto di vista altimetrico potrebbe dire la sua per la vittoria.

PINOT Thibaut, 8: lotta ad armi pari con i big della generale fino alla fine, per poi precederli tutti allo sprint finale. Un altro talento d’oltralpe che ben figurerà nei prossimi anni nelle classifiche. Per ora entra nella top 10 della generale.

NIBALI Vincenzo, 10: spettacolare. Il messinese non è mai stato un attendista e oggi quasi sembrava strano non avesse tentato neppure un allungo prima della salita finale. Le carte in tavola sembravano essere quelle giuste, con Basso in fuga e Sagan al contrattacco con Daniel Oss. Questi due però sono stati presto ripresi dal gruppo ed anche Basso ha faticato a tenere il ritmo dei compagni d’avventura. Il piano della Liquigas sembrava guastato, ma Vincenzo ci ha davvero messo del suo. Verso La Toussuire si scatena e attacca a ripetizione. Alla fine non guadagna su Wiggins, ma fa un bel passo avanti in ottica podio. L’unico ciclista al mondo capace di divertire. Ed è italiano.

FROOME Christopher, 10: un gregario che se lasciato libero potrebbe vincere la corsa. Quando Wiggins va in difficoltà lo riporta sui primi, ma desta l’impressione di poter staccare tutti. Per giochi di strategia ha perso la Vuelta dello scorso anno, sarebbe un peccato non riuscisse a portare la maglia gialla a Parigi per lo stesso motivo.

WIGGINS Bradley, 5: non perde nulla da Nibali, ma oggi l’inglese non ne aveva per stare con Vincenzo. Si stacca e deve aspettare il grandissimo lavoro di Froome per rientrare. Il Tour sembra averlo in mano, ma non è escluso possa ancora scivolargli di mano. Su una salita più impegnativa avrebbe probabilmente pagato qualche decina di secondi. Mantiene il vantaggio in classifica ma con alcuni dubbi in più.

EVANS Cadel, 4.5: prima ci prova da lontano, poi si stacca dai migliori. Una prova non positiva per l’australiano che si dimostra tutt’altro che brillante. Ora il podio è più lontano e occupato da tre corridor i( Nibali, Wiggins e Froome) che sembrano avere una gamba migliore.

VAN DEN BROECK Jurgen, 8: nonostante la distanza in classifica non si arrende mai e anche oggi è lui ad accendere la scintilla nel gruppetto dei big. Meriterebbe una vittoria di tappa.

Gianluca Santo

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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