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Atletica: assoluti a Bressanone. Nessun minimo olimpico

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Dopo i titoli della 10km di marcia assegnati a Giorgio Rubino (Fiamme Gialle con un discreto 39’17”) e a Eleonora Anna Giorgi (Fiamme Azzurre, 45’19”) nella serata di venerdì nella splendida piazza principale di Bressanone (Bolzano), oggi si sono aperti ufficialmente i Campionati Assoluti di atletica leggera.

Per molti era l’ultima occasione per agguantare i minimi olimpici, ma non è arrivato nessun risultato di rilievo, complice la scellerata decisione di organizzare questa rassegna su una pista esposta a esagerate folate di vento (costantemente oltre i 2 m/s contrari sul rettilineo principale). Per sorridere si devono aspettare le notizie dal Belgio dove Daniele Meucci ha agguantato il minimo A nei 5000m con un eccellente 13:19.00, sesto miglior crono di sempre nella storia italiana: a Londra il pisano scenderà in pista in entrambe le distanze del mezzofondo.

 

I 100m maschili erano attesissimi: ci si giocavano i posti per la staffetta olimpica. Teoricamente i primi quattro al traguardo avrebbero diritto al posto: verosimilmente non sarà così. La prima partenza crea nervosismo in una gara che già che aveva di suo molta tensione prima dello start. Nel mirino dei giudici finiscono Roberto Donati (Esercito) e Michael Tumi (Aeronautica), corsie sette ed otto. La sensazione è che il reatino abbia mosso le spalle con qualche istante di anticipo senza spostarsi dai blocchi, un paio di centesimi prima che l’avversario 22enne scattasse. A termine di regolamento ci sarebbe l’espulsione per il primo, ma sarebbe più ragionevole un warning per entrambi visto che hanno comunque anticipato lo sparo. Viene, però, sventolato il cartellino rosso in faccia a Donati che protesta vivacemente, minaccia di sdraiarsi sulla pista proprio come Drummond ai mondiali del 2003, salvo poi alzarsi e scappare via con rabbia. A vincere, dopo la ripartenza e con notevole sorpresa, Fabio Cerutti (Fiamme Gialle) con un pessimo 10.43 frutto del responso dell’anemometro: – 2.2. Il torinese è autore di un buono avvio, proprio quello che è mancato a Jacques Riparelli: l’aviere tenta di recuperare in allungo e con agilità ma il suo 10.48 (dopo il bel 10.27 in batteria) lo porta solo al terzo tempo, accreditato dello stesso crono di Simone Collio (Fiamme Gialle) che corre la solita gara di potenza dopo una prima metà di gara pesante. Emanuele Di Gregorio a completare il quartetto olimpico? No perché il siciliano, protagonista del favoloso 38”17 del record italiano, sbaglia completamente la gara e conclude settimo (10”96). I conti non sono chiusi e si aprono incredibilmente a scenari impensabili fino a ieri. Sono racchiusi nel nome e nel cognome del più grande talento dell’atletica nostrana: Andrew Howe, atteso domani sui 200m. Servirà 20”65 per acciuffare il minimo B e dare segnali convincenti: se dovessero arrivare sarà forse lui a completare la staffetta.

Quando vanno in pista le velociste dei 100 metri, il vento è decisamente calato. L’avvio buono è quello di delle due Martina in gara, Giovanetti (Forestale) e Amidei (Cus Torino), ma poi, nella fase lanciata, ad emergere è Audrey Alloh (Fiamme Azzurre), campionessa d’Italia in 11.48 (-0.5). Amidei e Giovanetti finiscono nell’ordine, condividendo però lo stesso tempo di 11.55.taffetta.

 

A Silvia Salis, dopo i tre nulli nella gabbia degli europei di Helsinki, era chiesta una conferma della sua preparazione. La risposta arriva alla grande perché lancia il suo martello a 70.18 alla quarta prova e convince la Federazione: in Inghilterra ci sarà pure lei. Mancherà invece Michael Stecchi nel salto con l’asta: proprio 5.72 del minimo A, sembra quasi riuscirci ma poi fallisce. Da segnalare la mancata partecipazione di Giuseppe Gibilisco ormai in netta parabola discendente.

 

Manca anche Emanuele Abate nei 110hs. Il primatista italiano, dopo la delusione europea non si presenta al via per un risentimento al tendine d’Achille e ne approfitta Paolo Dal Molin (13.74) ancora alla ricerca di un risultato di rilievo e che presenta problemi nell’approcciare le barriere, come ha fatto vedere anche nei 400m dove non riesce a impostare i passi d’avvicinamento e la falcata d’allungo.

 

Bella è invece la finale dei 100hs che conferma i valori messi in luce nell’arco della stagione: quattro ragazze, per lungo tempo, sulla stessa linea, a contendersi il titolo nazionale. A rovinare tutto, almeno dal punto di vista cronometrico, ancora il vento, che soffia forte (-1.7) sul volto delle protagoniste. Dopo cinque barriere, Marzia Caravelli riesce a entrare nel ritmo giusto, e va a vincere in 13″15. Dietro di lei, Micol Cattaneo (Carabinieri) è seconda in 13″20 e non riesce ad agguantare quel 12″96 del minimo nettamente alla sua portata ma che per una sfortuna o per l’altra le è sempre mancato. La rientrante Veronica Borsi (Fiamme Gialle) conferma la tempra da agonista e completa il podio in 13.28; quarta piazza per Giulia Pennella (Esercito, 13.43).

 

Un vento favorevole di +3.7 m/s fa volare Simona La Mantia (Fiamme Gialle) verso l’ennesimo tricolore nel salto triplo (14.24), ma la siciliana è ancora troppo lontana dai suoi standard e difficilmente con questi risultati potrà ambire a qualcosa ci concreto a Londra. 1500 vinti da Elisa Cusma e Christian Obrist senza particolari scintille, Tamara Apostolico (Camelot) si avvicina di nuovo ai 60 metri e vince il lancio del disco con 58.62. William Frullani (Carabinieri) torna a trionfare nel decathlon con 7378 punti. Da segnalare il bel 1.89m saltato da Chiara Vitobello (Camelot) in assenza di Antonietta Di Martino, ancora alle prese col suo infortunio, e di Alessia Trost che settimana prossima sarà impegnata nei Mondiali juniores dopo aver passato gli esami di maturità: per la friulana niente Londra (non c’è l’1.95 di minimo A) a meno che la vicecampionessa mondiale non sia costretta a dare forfait. Nel getto del peso Paolo Dal Soglio (Carabinieri, nella foto FIDAL) è eterno e a 42 anni con 18.70m (nel 1996 sfoderava un pazzesco 21.23) vince il suo venticinquesimo titolo nazionale: segno del livello della nostra atletica…

 

La competizione è valida per la Coppia Italia che assegna il posto in Coppa Campioni. Al momento, al maschile, comandano le Fiamma Gialle con 103 punti tallonate dall’Aeronautica con 90 e dai Carabinieri con 82. Nel femminile lotta tra Esercito (66) e Fiamme Gialle (56).

 

stefano.villa@olimpiazzurra.it

 

 

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