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Gli Azzurri a Londra 2012: gli outsiders
Dopo la prima parte della mini-rubrica “Azzurri a Londra 2012” dedicata ai campioni (clicca qui per leggerla), passiamo ad analizzare i 10 possibili outsiders della spedizione tricolore, rimandandovi alla prossima settimana per l’ultimo articolo dedicato alle ‘sorprese’.
Cicolari-Menegatti: il beach volley italiano non ha mai vinto una medaglia alle Olimpiadi. Potrebbe essere la volta buona. Greta Cicolari e Marta Menegatti fanno parte ormai da due stagioni del gotha di questa disciplina, avendo raggiunto il tetto d’Europa nel 2011 ed installandosi con continuità in zona-podio nel World Tour. Lo scoglio per il duo tricolore sarà rappresentato dai quarti di finale, dove quasi certamente affronteranno delle big per accedere tra le prime 4. Le beacher del Bel Paese non hanno mai vinto una competizione al di fuori dei confini continentali, dunque non avranno nulla da perdere ed il ruolo di outsiders di lusso potrebbe sospingerle verso un risultato di spicco.
Fabio Scozzoli: con la scomparsa del compianto Alexander Dale Oen, la gara dei 100 rana è rimasta senza un vero favorito. Sulla parta il principale pretendente all’oro sarà il giapponese Kosuke Kitajima, seguito a ruota dal sudafricano Cameron Van der Burgh, dall’americano Brendan Hansen e proprio dall’azzurro Fabio Scozzoli, che tra tutti i protagonisti appare quello più fresco atleticamente e con maggiori motivazioni. Il 24enne romagnolo si esalta nei grandi appuntamenti ed in particolare nel corpo a corpo con gli avversari più pericolosi. Dopo il doppio argento iridato di Shanghai 2011, per il nativo di Lugo si presenta una ghiotta occasione per diventare un vincente.
Gregorio Paltrinieri: è il nome nuovo del nuoto italiano ed ha solo 18 anni. Si presenterà a Londra con il terzo tempo stagionale dei 1500 sl e, considerando per ora fuori portata il cinese Sun Yang, l’impressione è che il giovane azzurro possa giocarsela con chiunque per conquistare una medaglia d’argento. Londra potrebbe consacrare un nuovo talento azzurro delle corsie.
Valerio Cleri: dopo l’amaro 11mo posto ai Mondiali dello scorso anno, ha conquistato agilmente la qualificazione a Setubal nello scorso mese di giugno. Il pericolo n.1 potrebbe provenire dal tunisino Oussama Mellouli, cimentatosi con successo nel nuoto di fondo dopo una carriera importante tra le corsie. Il 31enne romano, da parte sua, viene da un paio di stagioni opache e sembra aver perso quello spunto veloce quasi sempre necessario in prove con medaglie in palio. Per il il bi-campione del mondo della 10 km, tuttavia, il podio deve rappresentare un obiettivo da inseguire con fiducia.
Pallavolo maschile: tecnicamente alla squadra del ct Mauro Berruto non manca niente. Un palleggiatore, Travica, che ha raggiunto ormai la piena maturità agonistica, tre centrali affidabili come Fei, Birarelli e l’eterno Mastrangelo, un reparto schiacciatori di primissimo livello con due potenziali campioni come Zaytsev e Parodi e due veterani come Savani e Papi, per concludere con l’opposto Michal Lasko, esploso definitivamente lo scorso anno come uno dei migliori bomber in circolazione. Per cullare sogni d’oro sarà necessario compiere un ultimo salto di qualità sul piano mentale, evitando quei cali di concentrazione che troppe volte hanno caratterizzato la Nazionale in tempi recenti.
Pallanuoto femminile: la naturalizzazione dell’ungherese Anikò Pelle ha ulteriormente rafforzato un Setterosa già solidissimo e vincitore degli ultimi Europei disputati a gennaio. Tania Di Mario costituisce il faro della squadra, ma un contributo importante è atteso anche dal portiere Elena Gigli e da alcune giovani ormai pronte alla consacrazione definitiva come Giulia Emmolo e Roberta Bianconi. L’Italia si giocherà una medaglia con Stati Uniti, Russia, Cina e Spagna.
Carlo Molfetta: tra le teste di serie della categoria +80 kg del taekwondo, potrebbe sfruttare un sorteggio favorevole per approdare in semifinale ed aggiudicarsi almeno una medaglia di bronzo. La sua vera categoria di peso è la -87 kg, che non fa parte del programma olimpico. Nei supermassimi, invece, in passato ha denotato qualche difficoltà in più. Il 28enne pugliese, tuttavia, potrebbe risultare indigesto alla stragrande maggioranza degli avversari se al top della forma. Domani potrete leggere una sua intervista esclusiva su Olimpiazzurra.
Vincenzo Mangiacapre: l’astro nascente della boxe italiana è pronto a prendere il volo dopo il bronzo iridato del 2011. Nella categoria dei -64 kg non si intravedono fenomeni imbattibili ed il giovane campano possiede il talento e la sfrontatezza per scalare l’Olimpo senza paura. Ancora una volta la provincia di Caserta potrebbe aver sfornato un nuovo campione sulla scia di Domenico Valentino e Clemente Russo. Nei prossimi giorni potrete leggere un’intervista esclusiva di Mangiacapre per Olimpiazzurra.
Errani-Vinci: i risultati dicono che quest’anno formano il miglior doppio femminile di tennis. Sulla terra rossa sono imbattibili o quasi, sull’erba potrebbe cambiare tutto. Innanzitutto le avversarie da battere saranno le sorelle Williams, senza dimenticare le sempre pericolose russe e ceche. Sara Errani e Roberta Vinci, tuttavia, possono contare su un affiatamento fuori dal comune, oltre che su una grande amicizia che sul campo si rivela cruciale nei momenti più difficili. Il tennis italiano non vince una medaglia dal 1924 (bronzo nel singolare maschile per Umberto de Morpurbo): ora o mai più!
Tiro con l’arco maschile: dal 1996 questa disciplina non ha mai tradito, regalando sempre un podio al medagliere italiano. Questa volta, con le iridate azzurre visibilmente opache in questa stagione, spetterà alla squadra maschile provare a mantenere intatta la tradizione. Il terzetto tricolore composto da Mauro Nespoli, Michele Frangilli e Marco Galiazzo appare solido e potenzialmente anche superiore a quello che colse l’argento a Pechino 2008 (allora vi era Ilario Di Buò al posto di Frangilli). Il livello del tiro con l’arco globale, tuttavia, si è elevato esponenzialmente, tanto che ogni sfida verso la finale si rivelerà equilibrata e decisa magari all’ultima stoccata. Nel lotto delle pretendenti agli allori, tuttavia, non può mancare l’Italia.
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