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Brave! Finale a squadre, corpo libero per Vanessa

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Alla fine è settimo posto di squadra (168.397). Ben oltre le aspettative per le nostre ragazze, che si qualificano agevolmente alla finale di martedì. E non dimentichiamoci che sono arrivati parecchi errori: Erika Fasana è caduta dalla trave, Elisabetta Preziosa e Carlotta Ferlito sono uscite con un piede durante il corpo libero, la diciannovenne ha anche appoggiato la mano in uscita dal volteggio e Giorgia Campana ha sbagliato l’atterraggio dalle sue super parallele. Chissà dove sarebbero arrivate senza tutte queste imperfezioni! Ce lo faranno vedere tra due giorni, quando non ci sarà più l’emozione del debutto e quando riusciranno sicuramente a mettere in mostra tutto il loro talento. Cercheranno di agguantare un sesto posto che non è assolutamente lontano. Il Giappone è a portata di mano. Le nipponiche, infatti, sono sul loro livello e difficilmente potranno incrementare il loro 170.196, frutto soprattutto delle ottime prestazioni della Teramoto e di una buona parallela della Tsurumi. Se il nostro quintetto sarà più preciso e non incapperà in penalità, chissà… La quinta piazza resta oggettivamente impossibile perché la Gran Bretagna è sì a due punti, ma possono migliorare nettamente le loro travi e la Tweedle alle asimmetriche è qualcosa di eccezionale: l’eterna capitana è la favorita anche per l’oro di specialità. Dominano la qualificazione gli Stati Uniti (181.863), praticamente perfette e sempre attorno ai 15 punti per esercizio, davanti a una Russia apparsa un po’ appannata rispetto ai suoi standard (180.429) e distaccando nettamente la Cina (176.637, Sui eccelle sui 10cm, He sugli staggi) e a una deludente Romania, partita con i favori dei pronostici, quantomeno per l’argento (176.264). Ottave sono le canadesi. Eliminate Australia, Francia, Germania e Brasile.

 

Vanessa Ferrari e Carlotta Ferlito accedono anche alla finale all-around. La Campionessa lo fa con un sorprendente settimo posto (57.932). Non sarà un semplice ruolo da comprimaria. Il podio sembra già essere prenotato, ma entrare tra le cinque sarebbe un successone. La russa Komova è straordinaria e si appresta a diventare la reginetta dei Giochi (volteggio, trave e parallele da spettacolo); le americane Douglas e Raisman hanno tagliato fuori la connazionale campionessa del Mondo Jordyn Wieber (non possono accedere a una finale più di due atlete della stessa nazionalità, ma è assurdo eliminare la quarta assoluta che fa registrare 60.032!), mentre ha deluso tantissimo il nuovo fenomeno, la rumena Larisa Iordache fermata all’ottava piazza senza brillare in nessun attrezzo. I quattro esercizi della bresciana sono stupendi per eleganza e agilità. E la catapultano anche alla finale del corpo libero col terzo punteggio (14.900) dietro alla campionessa uscente rumena Sandra Izbasa e alla Raisman. Un risultato che vale una medaglia, anche se verosimilmente servirà migliorare ancora qualcosina (magari superare i 15 punti) per essere certe di portare a casa quell’alloro inseguito e meritato, mancato a Pechino per i noti problemi ai piedi. Dovrà guardarsi le spalle dall’attacco della rabbiosa Wieber e dalla Ponor, tornata alla ribalta dopo il finto addio del 2009 e che ha centrato a Londra ben tre top-eight.

“Carlo” è invece ventesima con 55.500. Un esordio da leccarsi i baffi. Peccato per la trave dove il suo 14.425 non basta per entrare tra le migliori otto (chiude diciassettesima, sarà terza riserva).

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