Ciclismo

Cavendish cala il tris nell’apoteosi di Wiggins

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Festa britannica, festa della Sky: è stato il leit-motiv di tutta la corsa, con gli atleti che corrono sotto le insegne della Union Jack dominatori in lungo e in largo di questo Tour de France. L’ultima tappa, tradizionale carosello fin sotto i Campi Elisi, non poteva che rispettare questo copione: la Sky lavora a lungo, il campione del mondo Cavendish fa il suo dovere imponendosi con uno sprint maestoso. Una volata un po’ diversa dalle precedenti, visto che il ragazzo dell’isola di Man parte sin dai 400 metri e aumenta la velocità pedalata dopo pedalata, con una sparata simile a quella dei fagiani nei boschi.

Ci provano vari atleti lungo i 120 km di giornata, dall’eterno Jens Voigt a Marcus Burghardt, da Rui Costa all’altro vecio Karsten Kroon con tentativi di gruppo o individuali, ma il plotone non lascia scampo, soprattutto a causa delle grandi tirate di Sky e Liquigas: l’ultima tappa deve concludersi in volata, è una tradizione che certo non può interrompersi. Con gli ultimi attaccanti ripresi ad una manciata di chilometri dall’arrivo, lo sprint ha l’esito sopra descritto: dietro a Cannonball si piazzano Sagan e Goss.

Le note di God Save the Queen risuonano nel cuore di Parigi, perché la classifica finale ha ovviamente premiato Bradley Wiggins. Il britannico ha coperto 3488 km di questo 99° Tour de France in 87h34’47”, 3’21” meglio del connazionale e compagno di squadra Froome, 6’19” meglio di un ottimo Nibali, quindi Van den Broeck, Van Garderen, Zubeldia, Evans, Rolland, Braijkovic e Pinot a completare la top ten. Maglia verde al fenomeno Sagan, maglia a pois a Voeckler, maglia bianca del miglior giovane a Van Garderen.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

redazione@olimpiazzurra.com

foto tratta da cyclingnews.com

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