Ciclismo

Continua la saga di Sagan

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Cadute, forature, incidenti meccanici, strade strette e côte brevi ma snervanti hanno caratterizzato la terza tappa del Tour de France, 197 km da Orchies a Boulogne-sur-Mer, che ha premiato ancora una volta Peter Sagan.

185 km di fuga non bastano ad Andry Grivko e Michael Mørkøv, ultimi reduci dell’attacco del mattino, per assicurarsi la gloria: encomiabile la loro azione, in particolare quella del passistone danese che difende con le unghie e con i denti la maglia a pois di miglior scalatore. Il gran lavoro della RadioShack, della Sky e della Liquigas (persino Ivan Basso in testa a tirare sulle asperità conclusive) contribuisce a ricucire il gruppo in vista del traguardo, rintuzzando anche il tentativo di un Sylvain Chavanel davvero in gran forma. Si arriva quindi allo sprint tra una cinquantina di corridori e Peter Sagan non si limita a vincere, ma domina letteralmente, tant’è che viene conteggiato persino 1” di distacco tra il ragazzo della Liquigas ed Edvald Boasson Hagen, secondo davanti a Peter Velits e Fabian Cancellara. Proprio Spartacus conserva la maglia gialla con 7” di margine su Wiggins e Chavanel. Per quanto riguarda Sagan, si tratta del quindicesimo successo stagionale, a conferma di una condizione realmente straordinaria.

Sul fronte delle cadute, paga le conseguenze più gravi lo spagnolo José Joaquín Rojas, che pure sarebbe stato competitivo su un percorso del genere, costretto al ritiro; rallentati in vario modo Brajkovic, Valverde e Menchov, che perde 1’18”.

Domani quarta frazione tra Abbeville e Rouen, 214 km verso la Normandia con quattro GPM della categoria più bassa, tutti collocati nella prima parte della corsa.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

foto tratta da cyclingnews.com

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