Pallavolo
I ragazzi ci sono e l’ItalVolley è pronta!
Una bella Italia, sveglia e reattiva, si dimostra sul pezzo e passeggia sopra una Serbia che non è stata capace di placare la voglia azzurra nei momenti decisivi. Un 3 a 0 (25-23; 26-24; 25-23) beneaugurante nella prima amichevole al PalaIper di Monza (incasso devoluto all’associazione di Jack Sintini, colpito da un cancro pochi mesi fa, che sta tentando di recuperare per tornare nel giro del grande volley), che dà risposte affermative a due quesiti che attanagliavano le nostre menti da quaranta giorni: avranno fatto bene ad allenarsi così tanto trascurando il campo? riusciranno a recuperare la condizione in tempo? Sì, i ragazzi sono in forma e stanno facendo passi da gigante. Certo, c’è ancora qualcosa da limare, da migliorare, da perfezionare ma manca ancora una settimana all’atteso esordio olimpico contro la temuta Polonia dell’ex Anastasi.
Il sestetto dimostra carattere e grinta da vendere (come sempre) e anche dal punto di vista tecnico è difficile trovare qualche imperfezione. Massimo qualche errorino qua e là, ma figli di disattenzione e di deconcentrazione, più che altro. Teniamo conto che di fronte non c’era una Serbia fantascientifica e non certamente al top e che per battere corazzate come USA, Brasile e Polonia servirà qualcosa in più. Ma la strada è quella giusta. Come se non bastasse coach Mauro Berruto fa definitivamente capire che la scelta di portare due liberi a Londra non è assolutamente sbagliata. Anzi. Un’idea da gran genio. Perchè Giovi e Bari si alternano perfettamente tra fase difensiva e fase di ricezione, consentendo dei recuperi e delle pause l’uno all’altro oltre a una gestione dei movimenti dei compagni che è giusto variare a seconda dei momenti. Parecchie volte si sono visti i liberi in fase di palleggio e questo è sempre segno di buona salute e di ampie visioni di campo. Questa mossa sarà il vero asso nella manica all’Olimpiade. Gli avversari sono avvisati.
Tra le individualità spiccano i nostri martelli con Zaytsev in grande spolvero e autentica macchinetta di potenza al servizio (per il nostro sestetto arriveranno ben 9 aces di squadra, fondamentale che ha spaccato un pò la partita e su cui i ragazzi hanno dimostrato di essersi allenati parecchio), Lasko (top scorer con 13 centri ed eccellenti parallele da opposto di razza) molto bene in diagonale con Travica (decisivo al servizio nella rimonta del finale di secondo set quando gli azzurri erano sotto 24-22) ma con ampi margini di miglioramento da parte di entrambi. Capitan Savani non delude mai (11 punti e molto bene anche in difesa), specialmente a muro dove con Mastrangelo e Fei è sempre presente. In questo fondamentale, però, non si è vista l’Italia migliore specialmente nelle prime due frazioni. Poi pian piano si è saliti in quota, si è riusciti ad aumentare l’elevazione e si è riuscito a stampare a terra qualcosina in più. L’importante era aiutare la seconda linea in fase difensiva. Non ci si è riusciti al massimo, ma è un aspetto che si potrà registrare e migliorare.
Birarelli e Parodi sono stati impegnati solo in alcuni scambi, proprio per preservare la loro salute che è stata messa a rischio nelle ultime uscite. Scampoli anche per il palleggiatore Boninfante, che ha giocato quasi tutto il quarto set (era un’amichevole e da tradizione si giocano tutti i periodi, 25-15). Papi in campo a sprazzi, ma i suoi 39 anni si fanno sempre sentire, soprattutto dal punto di vista psicologico. Avanti così, boys.
Domani si replica a Modena (ore 18.00, l’incasso servirà per la ricostruzione del movimento sportivo nelle aree terremotate dell’Emilia).
Di seguito il tabellino:
ITALIA-SERBIA 3-0 (25-23, 26-24; 25-23)
ITALIA: Travica 2, Zaytsev 11, Fei 4, Lasko 13, Savani 11, Mastrangelo 2, Bari (L1), Giovi (L2), Papi, Birarelli 2, Parodi 1, Boninfante. All. Berruto.
SERBIA: Kovacevic U. 5, Stankovic 5, Starovic 7, Janic 9, Podrascanin 9, Mitic 3, Rosic (L), Rasic, Atanasijevic 6. Non entrati: Petric, Petkovic, Kovacevic N., Nikic, Lisinac. All. Kolakovic.
Spettatori 1800 (incasso stimato attorno ai 15000 euro). Durata set: 27′, 29′, 29′.
Italia: battute sbagliate 14, aces 9, muri 7, errori 12.
Serbia: battute sbagliate 12, aces 2, muri 10, errori 11.