Ciclismo

Incredibile Cavendish a Brive-la-Gaillarde

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Se viene chiamato Cannonball, un motivo ci sarà: il Mark Cavendish odierno ha dato un’incredibile dimostrazione della sua somiglianza con una palla di cannone. Un arrivo convulso sul traguardo di Brive-la-Gaillarde, nel Limosino, al termine di 222.5 km percorsi a tutta. Gli ultimi fuggitivi sono ancora davanti ai 100 metri dalla linea bianca, ma il campione del mondo spunta da dietro a tutto gas, probabilmente al triplo della velocità dei concorrenti, ben imbeccato dalla solita, straordinaria Sky (persino Wiggins in testa a tirare nelle fasi conclusive): non c’è nulla da fare, questo saggio di potenza ed energia pura non può che concludersi con la seconda vittoria, in questo Tour de France, per il ragazzo dell’Isola di Man. Relegato alla piazza d’onore, quasi per distacco, un brillante Matthew Goss, quindi Peter Sagan a completare il podio di giornata: rispunta nelle prime posizioni Tyler Farrar, sesto ma ancora lontano da quella condizione che lo rendeva il più formidabile rivale di Cannonball.

Prima dell’epilogo, però, c’è la storia di ben 16 atleti in fuga dal mattino, tra i quali spiccano Edvald Boasson Hagen, Rui Costa, Alexander Vinokourov, David Milar e il comasco Luca Paolini: il 35enne del Team Katusha è in ottima forma in vista Londra, considerando che, già nelle frazioni passate, aveva più volte chiuso a ridosso dei primi. Il gruppo non lascia più di 2-3′ di vantaggio, ma gli attaccanti vendono cara la pelle; in particolare, Vinokourov, lo stesso Paolini e l’australiano Hansen tengono duro sino all’ultima goccia di energia, per  venire riassorbiti definitivamente, al pari di alcuni finisseur, dallo straordinario ritorno di Cavendish.

Domani penultima tappa, i famigerati 53.5 km a cronometro da Bonneval a Chartres: per le prime posizioni sembra tutto ben definito, ma non è da escludere una bella lotta tra Wiggins e Froome anche per il successo di giornata.

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