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Calcio

La nazionale verso i Mondiali del 2014

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Accantonato l’amaro epilogo degli Europei, per la nazionale italiana di calcio è già tempo di pensare ai Mondiali del 2014, con le qualificazioni che scatteranno il 7 settembre e vedranno la selezione tricolore inserita in un girone con Danimarca, Repubblica Ceca, Bulgaria, Armenia e Malta.
Vediamo quali innesti potrebbero far comodo al commissario tecnico Cesare Prandelli.

Portieri: considerando intoccabile Gianluigi Buffon, si giocheranno il ruolo di secondo Salvatore Sirigu ed Emiliano Viviano, che presumibilmente dovranno aspettare l’alba delle trenta primavere per ambire ad un posto da titolari. All’occorrenza potrebbe ritornare nel giro anche Federico Marchetti, mentre la sorpresa potrebbe essere rappresentata da Mattia Perin, 19enne del Genoa che, al Grifone o in prestito altrove, ha le carte in regola per una rapida affermazione. E’ chiaro che bisognerà dargli fiducia, trascurando magari l’impiego del solito “straniero esotico”.

Difensori: Prandelli conta molto sul recupero di Andrea Ranocchia, mentre avranno una chance anche Francesco Acerbi e gli oriundi argentini Matias Silvestre e Gabriel Paletta. Il prossimo biennio, tuttavia, dovrà essere quello della consacrazione per Angelo Ogbonna, potenzialmente uno dei migliori centrali al mondo, dotato allo stesso tempo di forza fisica, velocità e tecnica. Atteso al salto di qualità sarà anche Davide Astori, il quale vanta già un’importante esperienza in Serie A a dispetto dei soli 25 anni. Quelle appena esposte sono solo le alternative di un reparto che si baserà ancora sul blocco-juve composto da Giorgio Chiellini, Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci. Se tra i centrali esiste un’abbondanza insperata sino a qualche tempo fa, il vero problema è costituito dai terzini. A sinistra, come possibile alternativa a Federico Balzaretti ed al rientrante Domenico Criscito (due buoni giocatori, ma non fenomeni) verrà provato Federico Peluso. A destra, invece, non si intravedono alternative credibili a Cristian Maggio ed Ignazio Abate. L’auspicio è che possa finalmente redimersi quel Davide Santon passato troppo rapidamente dal ruolo di predestinato a quello di bidone. Ci sarebbe la soluzione Diego Contento, terzino ambidestro del Bayern Monaco nato in Germania da genitori italiani. Infine, Prandelli potrebbe provare come terzino destro l’oriundo argentino Ezequiel Schelotto, che per corsa e caratteristiche fisiche potrebbe rivivere con successo il percorso già compiuto diversi anni fa da Gianluca Zambrotta.

Centrocampisti: sarà ancora Pirlo il faro di questa nazionale, anche se nel 2014 avrà ormai 35 anni. Certo, il bresciano, con le sue infinite qualità, potrebbe giocare anche da fermo, tuttavia è bene trovare e sperimentare al più presto delle alternative, che per fortuna non ci mancano. L’erede naturale del regista azzurro è Marco Verratti, già convocato da Prandelli nel listone pre-Europeo, ma non va dimenticato neppure Luca Cigarini, per diversi anni compagno nell’Under21 dei vari Marchisio e Balotelli. Presumibilmente dovrebbe uscire dal giro l’oriundo Thiago Motta, mentre De Rossi, Montolivo, Nocerino e Marchisio saranno pienamente al centro del progetto. Possibile anche un ripescaggio per Alberto Aquilani, mentre Diamanti ha convinto il ct e potrebbe rivelarsi un jolly preziosissimo. Con Zeman potrebbe sbocciare alla Roma Alessandro Florenzi, incursore classe 1991 con il fiuto del gol. Per il resto, non sono molti i giovani su cui puntare in questo reparto. Uno di questi potrebbe essere Luca Marrone, a patto che abbia finalmente l’opportunità di mettersi in mostra alla Juventus o in prestito altrove.

Attaccanti: Mario Balotelli è il nostro unico fuoriclasse, l’unico in grado di poter vincere da solo una partita. Attorno a lui, tuttavia, bisogna costruire un reparto affidabile e con valide alternative. Logico che Prandelli cercherà di affinare l’ulteriormente l’intesa tra il 22enne di Brescia ed Antonio Cassano, mentre Di Natale saluta definitivamente la maglia azzurra. La ventata di rinnovamento sarà importante, anche perché è questo il settore in cui abbondano i migliori talenti nostrani. Sono destinati ad entrare stabilmente nel giro Mattia Destro e Fabio Borini, mentre per Ciro Immobile, Lorenzo Insigne e Stephane El Shaarawy dipenderà molto dall’impiego nei rispettivi club. Altro serio pretendente ad una convocazione sarà il talentuoso Manolo Gabbiadini, che scalpita dopo una stagione vissuta in naftalina all’Atalanta. Nel lungo periodo, inoltre, potrebbe tornare arruolabile anche lo sfortunatissimo Giuseppe Rossi. Schiacciato tra il confermato Cassano e la crescita imperiosa dei giovanissimi, rischia di non trovare spazio Sebastian Giovinco, il quale dovrà prima di tutto conquistare la Juventus prima di meritarsi un posto da titolare nell’Italia. Tra gli osservati vi sarà anche Juan Pablo Osvaldo, spesso tradito da un carattere fin troppo esuberante.
Difficile, quasi improbabile che vengano riproposti Alessandro Matri e Giampaolo Pazzini, a meno di decise risposte a suon di gol.

 

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