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Ciclismo

Rolland eroe di giornata, Nibali fa saltare Evans

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Comunque andrà questo Tour de France, a Vincenzo Nibali andrà concesso almeno l’onore delle armi. Come ieri, anche nella tappa alpina di oggi, attraverso salite leggendarie e col traguardo in vetta a La Toussuire, il siciliano è stato l’unico ad andare all’attacco di sua maestà Wiggins; due scatti decisi, che da un lato hanno per un attimo intimorito il Team Sky, prima che la maglia gialla e il suo gregario di lusso Froome si esibissero in una reazione da veri leader, e dall’altro hanno mandato fuori giri Cadel Evans, che taglia la linea bianca 1’30” dopo i rivali. Nel finale l’australiano ha probabilmente pagato le conseguenze di uno scatto fatto, senza troppe pretese, ad una sessantina di chilometri dal traguardo, durante l’ascesa della Croix de Fer.

La battaglia dei big si sviluppa alle spalle di una fuga i cui ultimi reduci sono il danese Chris Anker Sørensen, il croato Robert Kiserlovski, il bielorusso Vasil Kiryenka e lo scalatore transalpino Pierre Rolland; del tentativo iniziale facevano parte oltre venti atleti, tra cui anche Levi Leipheimer, Alexander Vinokourov, Michele Scarponi e Ivan Basso. Il francese va via sulla salita finale, con un’azione da grimpeur purissimo, senza che nessuno riesca a reagire; è  il secondo successo in due giorni per il piccolo Team Europcar. La squadra diretta da Bernadeau si distingue sempre per azioni coraggiose e spettacolari, spesso con esiti davvero positivi come in queste ultime due giornate; per quanto riguarda Pierre Rolland, 26 anni da Gien (regione del Centro), si tratta del bis della vittoria ottenuta lo scorso anno all’Alpe d’Huez.

La classifica generale, dopo una frazione davvero emozionante, vede Bradley Wiggins sempre in giallo con 2’05” di margine su Chris Froome e 2’23” su Nibali; Evans scivola fuori dal podio, a quasi un minuto dallo Squalo dello Stretto. Quinto il sempre protagonista Van den Broeck a 4’48”, che approfitta di una devastante crisi di Denis Menchov.

Domani dodicesima tappa, sempre tra le Alpi, ma con un percorso decisamente più soft rispetto alla giornata odierna: partenza da Saint-Jean-de-Maurienne, scalate alla Grand Curcheron e al Granier (entrambi GPM di prima categoria) prima di oltre cento chilometri di pianura verso il traguardo di Annonay Davéziux, interrotti solo dalla salita di terza categoria Côte d’Ardoix  ai -20. Si prospetta una fuga da lontano, che comunque dovrà fare i conti con ben 226 km di corsa.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

foto tratta da cyclingnews.com

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