Ciclismo

Solito Sagan a Seraing

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O Sagan o Gilbert, tutti oggi si attendevano un acuto di questi atleti lungo gli insidiosi 198 km da Liegi a Seraing, validi come prima tappa in linea del Tour de France. Il risultato ha rispecchiato il pronostico, con una volata di una cinquantina di corridore a fare da palcoscenico perfetto per le doti dello slovacco e del vallone: alla fine, è stato il ragazzo di casa Liquigas ad imporsi, confermando quindi quella straordinaria gamba già messa in luce al Giro di Svizzera. Una vittoria persino facile, senza che Cancellara, Boasson Hagen e lo stesso Gilbert (in quest’ordine al traguardo) siano stati realmente in grado di impensierirlo.

Quasi tutti i migliori hanno chiuso nel primo gruppetto, e tra loro si annoverano anche gli italiani Nibali, Basso, Scarponi e Marcato; piccola defaillance per Rui Costa e Leipheimer, a 17” dal plotone di testa. Nota di merito per i francesi Edet, Delaplace, Bouet, Gène, per il basco Urtasun e per il danese Mørkøv, che hanno animato buona parte della frazione odierna con una lunga fuga.

Fabian Cancellara si conferma ovviamente maglia gialla, con 7” su Wiggins e Chavanel; domani sono in programma 207.5 km tra Visé e Tournai, sempre nel Belgio francofono, occasione ideale per i numerosi velocisti presenti ai nastri di partenza di questa Grande Boucle.

Le pagelle:

Sagan Peter, 10: fa semplicemente paura. Se il percorso olimpico di Londra fosse lievemente più duro, non ci sarebbero dubbi sul ruolo di favorito numero uno.

Cancellara Fabian, 9: sicuro in ogni momento, va persino all’attacco e alla fine sfiora un fantastico bis. Un altro che ha la gamba che gira a meraviglia.

Gilbert Philippe, 5.5: vero, arriva nei primissimi. Ma questa era la SUA tappa, a casa sua. E quello “zero” nella casella delle vittorie stagionali inizia a essere pesante.

Bouet Maxime, Delaplace Anthony, Edet Nicolas, Mørkøv Michael, Gène Yohann, Urtasun Pablo voto 7: il coraggio di chi attacca da lontano merita di essere premiato, anche se l’azione non va a buon fine.

 

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