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Taekwondo, Sarmiento e Molfetta a caccia del podio

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Quattro anni fa Mauro Sarmiento regalò all’Italia una storica medaglia d’argento al taekwondo italiano, la prima nella disciplina nata in Corea nel sesto secolo D.C. e diventata olimpica nel 2000. Non sarà facile, tuttavia, per il 29enne campano ripetere l’impresa a Londra; infatti in questi quattro anni nella categoria -80 kg gli avversari sono cambiati e molti di questi sono giovani di grande talento come il marocchino Chernoubi,  il rappresentante dell’Azerbaijan Azizov, e lo spagnolo Garcia che nei recenti Europei aveva nettamente battuto l’alfiere tricolore ai quarti di finale. Non ci sarà il talento britannico e numero 1 al mondo Aaron Cook, escluso incredibilmente dalla sua federazione per fare posto al connazionale Lutalo Muhammad. Ci sarà anche l’iraniano Yousef Karami, già salito sul podio olimpico ad Atene 2004 e campione mondiale lo scorso anno.

Non si è, invece, qualificata Veronica Calabrese, medaglia d’argento agli Europei 2009 e fidanzata di Sarmiento. I due hanno annunciato pochi giorni fa di aspettare una bambina. ” Sarebbe un sogno poter dirgli subito che il papà è campione olimpico, in caso di medaglia d’oro la chiameremo Vittoria”. 

Con le Olimpiadi ha un conto in sospeso, invece, Carlo Molfetta, uscito al primo turno nel 2004 quando era uno dei favoriti e assente a Pechino per gli infortuni patiti tra il 2005 e il 2007. Il pugliese (che gareggerà nella categoria +80kg) è reduce dal bronzo nell’ultima rassegna continentale e punta senza mezzi termini alla medaglia d’oro. In questo caso gli avversari più accreditati sono tutti molto esperti: il coreano Cha Dong-Min, olimpionico a Pechino e il turco Bahri Tanrikulu punteranno al metallo più pregiato. Sarà da seguire con attenzione anche Kenneth Edwards, primo giamaicano della storia a qualificarsi nel taekwondo in una rassegna a cinque cerchi.

 

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