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Pallavolo
Tornano le titolari ma l’ItalVolley va ko
Massimo Barbolini porta quattordici ragazze a Ekaterinburg (Russia) e tra queste sceglierà le dodici che prenderanno con lui il volo per Londra. Il debutto nella preolimpica Yeltsin Cup, però, non è dei migliori e arriva una sconfitta per 3 a 1 (15-25 28-26 25-21 25-21) dal Brasile (qui presente in formazione B senza le grandi Thaissa, Fabiana, Pequeno & Company). Le rare fiammate sono arrivate nel primo set quando, con un gioco spumeggiante, vivace e vario, le azzurre hanno letteralmente dominato le avversarie chiudendo per 25 a 15.
Poi un netto calo nella prestazione dovuto sicuramente ai carichi di lavoro delle ultime settimane durante le quali le big sono rimaste in Italia per preparare al meglio l’Olimpiade. Non ci si doveva aspettare una prestazione super dal sestetto base che, analizzato in prospettiva Londra, ha dato comunque delle buone risposte.
Chiaro che si è ancora un pò sulle gambe, che dopo un’ora di partita la reattività e la lucidità non possono essere ai massimi livelli, che bisogna ritrovare il campo lentamente, che l’affiatamento da incontro ufficiale deve ancora arrivare. Questi incontri (venerdì si torna sul rettangolo contro la Polonia, poi sabato Cuba prima della conclusione con le padrone di casa) servono proprio per rodare i meccanismi, scaricare le tossine e portare la condizione al punto giusto per Londra dove le ragazze sono chiamate a cercare quella medaglia olimpica mai arrivata. Belle note arrivano dalla solita grinta, dalla capacità di rimanere incollate al match anche nei momenti difficili (annullati tre set point nella quarta frazione, ricucito un bel gap nel terzo) e di lottare punto a punto (nel secondo parziale, non è mai facile farlo a freddo e al rientro dopo un così lungo periodo di inattività).
Tra le individualità benissimo Eleonora Lo Bianco che ritorna in cabina di regia e si dimostra subito in formissima. Difficile trovare un suo errore, pesca sempre puntualmente le sue compagne, si fa notare per qualche alzata a una sola mano sotto rete e per i suoi classici pallonetti.
Top scorer Simona Gioli, mai doma e sempre attiva su ogni pallone. Le sue schiacciate sono quelle dei giorni migliori, con tanto di buone letture. Alcuni anticipi e primi tempi, risponde sempre alle chiamate della propria alzatrice. Calo fisiologico che non le impedisce di murare le verdeoro (ma oggi in questo fondamentale non si sono viste ottime cose, nelle poche volte in cui si è deciso di sfruttarlo a pieno con qualche centimetro di elevazione che inevitabilmente mancava). Non ai suoi livelli la compagna di livello Arrighetti, preziosa in battuta dove è stata una delle migliori. Sul finale del match dentro la Barazza che ha giocato un paio di buone palle, anche se sulla carta è una delle due che rischiano il taglio…
Su Caterina Bosetti ormai non ci sono più parole. Da opposto, ruolo in cui ormai sembra essersi abituata, conferma la sua immensa classe e il suo talento definitivamente sbocciato anche su palcoscenici internazionali. Dopo aver giocato l’ultima tappa del Grand Prix fa capire che ne ha di più e sfodera attacchi da ogni parte del campo, addirittura dalla seconda linea con una potenza non indifferente e che hanno messo in difficoltà l’ottimo muro (quello sì) delle brasiliane. Gabriela (migliore delle loro) ha faticato parecchio su alcune sue parallele. Non gioca invece la sorella Lucia. La Piccinini, invece, entra solo negli ultimi punti: lei, che ha giocato le prime tappe del Gran Prix, non ha bisogno di provare il rettangolo e devo solo affinare alcune cose per poi essere al top durante l’appuntamento che conta.
Cardullo non viene ancora rischiata nel ruolo di libero e rimane in panchina: sappiamo benissimo che dai suoi salvataggi e dal suo ordine in ricezione/difesa dipenderanno gran parte delle sorti della nostra nazionale. La sostituisce Croce che gioca anche una discreta partita ma che è ancora fatica in alcuni allunghi e nelle rullate. A risentirne è tutto il reparto difensivo che non ha di certo soddisfatto e che andrà registrato: di fronte non c’era il top della pallavolo eppure si è fatta notevole fatica.
Non al meglio Antonella Del Core e Carolina Costagrande che hanno mandato parecchi palloni in rete, sia in fase di schiacciata che al servizio. Avranno modo per salire di condizione, mentre Ortolani non si alza dalla panchina: il rischio del taglio è fortissimo come lo è per la Anzanello.
stefano.villa@olimpiazzurra.it
(foto da blogosfera)