Ciclismo

Tour de France, le pagelle: Voeckler spaziale, Nibali alla grande, crollo Evans

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Il “giro della morte” ha parlato. C’è chi ha resistito, c’è chi è crollato. Vediamo come si sono comportati i protagonisti in questa sedicesima tappa del Tour de France.

VOECKLER Thomas, 10: uno spettacolo. Pesca la fuga giusta, ma ormai questa non è una novità, e si comporta come padrone della corsa. Se ne va con Feillu(voto 7) per poi lasciarlo sul posto sulla salita finale e involarsi da solo verso il traguardo. Un corridore speciale, che incarna i valori di un ciclismo quasi dimenticato, votato all’attacco. Chapeau!

SORENSEN Chris, 8: difficilissimo battere questo Voeckler. Il danese, in ogni caso, si dimostra un corridore di alto livello che può cogliere successi importanti anche in tappe difficili come quella odierna. Solido.

VINOKOUROV Alexandre, 7.5: impossibile non premiare il vecchio leone, che sembra illudere tutti gli amanti del ciclismo. Sarebbe bello salutasse il ciclismo pedalato con una vittoria, ma ormai le occasioni iniziano a scarseggiare. Peccato non sia riuscito a cogliere il successo troppo sperato in questo Tour. Indomabile.

NIBALI Vincenzo, 9: fa tutto quello che può per staccare Wiggins e Froome, ma i due inglesi sembrano imbattibili. La crescita del messinese negli ultimi 12 mesi, in ogni caso, è davvero entusiasmante e lo potrebbe portare lontano nei prossimi anni, sia per ciò che riguarda i Grandi Giri sia per le Classiche più difficili. Caparbio.

WIGGINS Bradley, 8: si difende, rispondendo prima attraverso il proprio luogotenente Froome(voto 8 anche per lui) poi in prima persona agli attacchi di Nibali. Sembra avere il Tour in tasca, e oggi ha scacciato qualsiasi dubbio sulla propria condizione. Impeccabile.

BASSO Ivan, 10: finalmente il varesino si fa vedere nelle prime posizioni e fa saltare il banco. Prima manda in crisi Cadel Evans, poi crea i presupposti al primo allungo di Nibali. Molto più di un gregario, potrebbe reinventarsi ultimo uomo in salita per le prossime stagioni. Decisivo.

EVANS Cadel, 3: nell’unico vero tappone affrontato finora crolla sotto i colpi di Ivan Basso e chiude lontanissimo dai primi, dicendo addio ai sogni di gloria. La crisi è nera e il distacco ampissimo. Abdica.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

foto tratta da cyclingnews.com

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