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Ciclismo

Wiggins, l’ultimo sigillo

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Una perfezione artistica: per gli amanti del ciclismo, appare così il Bradley Wiggins impegnato nella crono odierna di 53.5 km, totalmente piatti, tra Bonneval e Chartres. La sua posizione sulla bicicletta è per l’appunto perfetta, con le gambe che mulinano a ritmi incredibili, il busto e le spalle sempre fermi, per scomparsi solo sulla linea del traguardo, quando il pugno destro viene alzato in aria in segno di vittoria. Il confronto stilistico con Froome, che non è certo fermo nelle prove a cronometro, è impietoso, visto che il white kenyan sembra irrequieto e scomposto rispetto al suo capitano, al quale paga ben più di un secondo al chilometro. Tutto questo per dire che, ovviamente, la penultima tappa del Tour è stata di nuovo appannaggio degli uomini Sky. Wiggins ha suggellato la sua Grande Boucle con il tempo di 1h04’16”, 1’13” meglio di Froome.

Dietro i distacchi crescono esponenzialmente: il podio di giornata è completato da un ottimo Luis León  Sánchez a 1’47”, quindi Velits e Richie Porte, per un totale di tre Sky nei primi sei. Nibali, autore di una buona prestazione, chiude 16° a 3’38”, preceduto dal compagno di squadra Oss, confermando però il terzo gradino del podio in classifica. Van den Broeck si difende dall’assalto di Van Garderen, mentre un Evans irriconoscibile viene invece scavalcato da Zubeldia.

Domani l’ultima fatica, il tradizionale carosello di 120 km da Rambouillet ai Campi Elisi di Parigi dove Bradley Wiggins verrà proclamato re di questo novantanovesimo Tour de France.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

foto tratta da inrg.com

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