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Basket: la finale più attesa, sarà Usa-Spagna

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Siamo arrivati alla conclusione del torneo di pallacanestro e domenica pomeriggio si sfideranno per l’oro le due squadre più attese e pronosticate ad arrivare a giocarsi la medaglia dal metallo più prezioso. Alla O2 Arena la finale sarà tra gli Stati Uniti e la Spagna, in un remake della finale di Pechino, quando furono gli americani a tornare sul gradino più alto del podio, dopo la debacle di Atene 2004.

Team Usa arriva a questa partita, dopo aver sconfitto in semifinale l’Argentina(109-83) e aver fatto un percorso nettto fin dal girone preliminare. Il nuovo Dream Team sembra inarrestabile, praticamente invincibili, una macchina da guerra programmata per conquistare la medaglia d’oro. Il talento nella rosa di coach Mike Krzyzewski è immenso e i campioni preseni in gruppo fanno a turno per spartirsi il merito della vittoria. Anche ieri sera ha cominciato Kobe, ha proseguito James in compagnia di Durant e ha terminato Carmelo Anthony.
Proprio la profondità del roster americano è la chiave di ogni successo a stelle e strisce, perchè dalla panchina coach K può davvero trovare giocatori capaci di spezzare in due qualsiasi incontro (solo un esempio, l’undicesimo uomo è James “il Barba” Harden e si è detto tutto).

 

L’avversario americano sarà quella Spagna tanto criticata e bistrattata durante il torneo, anche dagli stessi media spagnoli. Il nostro Sergio Scariolo (molto probabilmente non sarà l’unico pezzo d’Italia, visto che uno degli arbitri della finale dovrebbe essere Gigi Lamonica) ha centrato il suo obiettivo, quello di portare la sua squadra in finale e di farla diventare la prima dei “normali”. Le Furie Rosse in semifinale (ribattezzata la finale per l’argento) hanno eliminato la Russia(67-59), che fino a quel momento era stato la nazionale ad aver maggiormente impressionato insieme a Team Usa.
La chiave del successo iberico sta tutta nel reparto lunghi: i fratelli Gasol sono un’arma troppo importante sia in attacco che in difesa e da loro dipende il rendimento dell’intera squadra; poi c’è il leader silenzioso Josè Antonio Reyes, veterano del gruppo, fondamentale ieri sera in marcatura su Kirilenko, cancellato dall’ala del Real Madrid.

I pronostici sono, ovviamente, tutti  a favore degli Stati Uniti, ma proprio la consapevolezza di aver poco da perdere e di aver già fatto il massimo, potrebbe essere la molla in più per gli spagnoli. Sicuramente Team Usa non deve aspettarsi una comoda passeggiata di salute e forse, per la prima volta nel torneo, si trova di fronte un avversario davvero ostico e molto pericoloso e alla fine il tutto potrebbe anche volgersi incredibilmente contro.

andrea.ziglio@olimpiazzura.com

foto tratta da nital.it

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