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Oltre Cinquecerchi

Maestri, un azzurro nel Sol Levante

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Storie di vite parallele, quelle di Alex Liddi e Alex Maestri. Sin da giovanissimi, si rendono conto di avere un talento particolare per uno sport che, in Italia, non è poi così popolare: il baseball. Sono bravi, bravi davvero, e allora cercano fortuna in America, come tanti altri connazionali avevano fatto (non certo per ragioni sportive) nel secolo scorso. Liddi, fisico da corazziere, debutta in MLB e scrive la storia del baseball azzurro con il primo fuoricampo di un italiano negli USA, prima di essere ceduto in prestito ai Tacoma per giocare con più continuità; Maestri invece rimane scottato dalla sua America, respira la sacra atmosfera dei Chicago Cubs ma, dopo un lungo peregrinare nelle categorie inferiori (peraltro, ovviamente, di altissimo livello), decide di cambiare aria.

Così, il lanciatore riminese classe 1985 approda, l’anno scorso, a Brisbane: siamo in Australia, altra terra di emigranti, altra terra di baseball. Una buona esperienza, in mezzo a tanti altri giocatori che, tra i Canguri, vogliono dimostrare alle grandi leghe statunitense di essersi sbarazzati di loro troppo presto. Altro anno, altro cambio: all’inizio del 2012 Maestri approda in Giappone nelle file dei Kagawa Olive Guyners, che milita in una lega professionistica indipendente da quella principale.

Tuttavia, il destino, prima o poi, restituisce sempre ciò che ha tolto: Maestri, scartato dall’America prima ancora di aver potuto dimostrare le sue doti, ha una chance con gli Orix Buffaloes, il team dove, tanto per dirne uno, è cresciuto Ichiro Suzuki. Dopo alcune gare nella seconda squadra dei Bufali, in Western League, la storia si sposta a pochi giorni fa; una favola che si realizza nella Nippon Professional Baseball, un campionato seguito nel Sol Levante più di quanto non lo sia la serie A di calcio in Italia. Così, alla prima convocazione, il romagnolo viene lanciato nella mischia da titolare nel match contro i forti Chiba Mariners: 5 strike-out, un punto concesso con 4 valide, una base ed un colpito vanno a costituire una prestazione di altissimo livello, che permette agli Orix di imporsi per 5-1 contro i leader della classifica. La sua avventura nell’Olimpo del baseball si può dire, adesso, davvero iniziata.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

foto tratta da baseballmania.it

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