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Molmenti, l’uomo senza paura che accarezza la leggenda

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Proprio ieri abbiamo parlato della “sindrome del favorito” che assale i nostri rappresentanti. Da questa patologia, per fortuna, non è affetto Daniele Molmenti, neo-campione olimpico della canoa slalom nel K1.

Eppure la pressione l’avvertiva anche lui, eccome, tanto che alla vigilia della partenza per Londra aveva detto: “Ma perché tutti si aspettano l’oro da me? Dove sta scritto che io devo vincere per forza?“. Sembravano le parole di chi era tormentato dal peso del dover trionfare a tutti i costi.

In effetti le attese nei confronti del 28enne di Pordenone erano altissime ed è naturale se si getta un occhio al suo ricchissimo palmares, in cui figurano 3 ori europei, 1 Mondiale, 1 Coppa del Mondo e tanti altri piazzamenti di prestigio. Insomma, una carriera da grandissimo atleta, cui mancava appunto solo la consacrazione a cinque cerchi per entrare nel gotha dello sport italiano di tutti i tempi.

Pensate, dunque, con quale peso sulle spalle è sceso in acqua Daniele Molmenti, consapevole che il sottilissimo filo che separa la gloria sportiva dall’anonimato avrebbe potuto spezzarsi nel giro di appena 90 secondi. Sì, una vita intera può realizzarsi nell’arco di un minuto e mezzo, dove vince solo chi flirta con la perfezione.
L’azzurro tutto questo lo sapeva, ma non si è lasciato travolgere dall’ansia. Non ha avvertito i morsi della paura. Consapevole della propria forza e della propria grandezza, è rimasto tranquillo, riuscendo a sfoderare tutto il suo potenziale. Ha digrignato i denti, ha contratto i muscoli in uno sforzo disumano, ha dato l’anima su ogni pagaiata come se fosse l’ultima. E ha vinto.

Per la prima volta in questa Olimpiade, fioretto femminile a parte, una delle punte di diamante italiane ha rispettato il pronostico ed ha conquistato la medaglia d’oro.
Sì, Molmenti ha vinto proprio nel momento più importante, quello che consegna alla leggenda ed all’immortalità. Sono atleti come questi che possono a buon diritto essere considerati dei fuoriclasse autentici.

 

federico.militello@olimpiazzurra.com

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