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Ciclismo

Vuelta: Degenkolb, e tre! Viviani secondo

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Tornano di scena gli sprinter alla Vuelta a España, che alterna sapientemente tappe blande ad altre infuocate: oggi, i 164.2 km da Huesca al circuito motociclistico dell’Aragona, presso Alcañiz, non presentavano alcuna difficoltà altimetrica, dunque la volata è stata inevitabile. E in questa corsa “volata” significa, finora, un unico nome: John Degenkolb. Il giovane tedesco di Gera, in forza alla Argos-Shimano, ha ormai raggiunto la maturità agonistica ed è stato capace di imporsi anche su un arrivo lievemente anomalo come quello odierno, caratterizzato dall’ingresso nell’autodromo ad altissime velocità, prima degli ultimi metri in leggera salita.

Eppure, qualcuno ha provato a rompere il copione: Pablo Lechuga, Frantisek Rabon, Javier Aramendia e Bertjan Lindeman attaccano poco dopo il chilometro zero, ma il gruppo li tiene   a “bagnomaria” per tutta la giornata, sino a chiudere ai -15. Lo stesso Degenkolb non ha avuto vita facile allo sprint, trovandosi di fianco un Elia Viviani in grande forma, che ha il rammarico di essere uscito dalla ruota del tedesco troppo tardi: secondo posto per il veronese e tanti pugni sul manubrio a testimoniare la sua rabbia. Podio completato da Allan Davis davanti al campione transalpino Nacer Bouhanni e all’altro azzurro Bennati, dal quale forse ci si poteva attendere qualcosa di più su un traguardo perfetto per le sue caratteristiche. Continua dunque la saga di Degenkolb, che si impone all’attenzione del grande pubblico come un velocista completo, in grado di imporsi anche in condizioni particolari come quelle odierne. Molto bene Elia Viviani, quarto nelle prime due occasioni, con ottime chance di trovare lo spunto vincente da qui a Madrid.

Domani sarà grande spettacolo da Lleida verso Andorra-Collada de la Gallina: arrivo a quota 1550 su una delle vette del piccolo principato, al termine di 174.7 km che vedono anche un GPM di seconda categoria ad una ventina di chilometri dalla conclusione.  La salita finale è lunga 7200 metri, alla pendenza media dell’8%.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

foto tratta da cyclingnews.com

 

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