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Ciclismo

Vuelta: tappa a Cummings, rabbia Viviani

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Se non lo si può battere in volata, bisogna provarci da lontano”: questo deve aver pensato Elia Viviani a proposito di John Degenkolb, quando ha deciso di andare all’attacco lungo i 172.8 km da Santiago de Compostela a Ferrol.  Assieme al veronese, un plotoncino di altri sei corridori di ottimo livello, ovvero Juan Antonio Flecha, Linus Gerdemann, Simon Clarke, Thomas De Gendt, Stephen Cimmungs e Cameron Meyer.

I sette girano bene, dietro la sola Argos-Shimano sembra sempre lì, ad un passo dal raggiungerli, ma si squaglia come neve al sole nei chilometri conclusivi; dunque, la fuga ha via libera, anche perché il finale mosso facilita il lavoro di chi è al comando. Purtroppo, i “mangia e bevi” di questa ultima parte sono la condanna per Elia Viviani: bravi i suoi sei compagni d’avventura ad alzare il ritmo al momento opportuno, peccato per il veronese che perde una grande occasione. Nonostante un tentativo dell’espertissimo Flecha, l’azione decisiva è quella di Steve Cummings, che parte ai 3 km dall’arrivo e taglia il traguardo in perfetta solitudine, senza che dietro si riesca ad organizzare un inseguimento efficace. Trentunenne britannico di Clatterbridge, in forza al team BMC, il plurimedagliato pistard coglie il quinto successo della carriera su strada, di gran lunga il più prestigioso; Cameron Meyer e Juan Antonio Flecha giungono a 4”, il gruppo, che nel frattempo ha riassorbito Viviani, chiude a 40”, con Davide Cimolai undicesimo e miglior italiano.

Domani una giornata breve ma intensa: appena 149 km di tappa tra Palas de Rei e Puerto de Ancares, con ben 5 gran premi della montagna. I primi tre saranno di terza o seconda categoria, gli ultimi due di prima categoria; in particolare, l’ascesa conclusiva misura 9.5 km ad una pendenza media dell’8.1%. “Domani incomincia la Vuelta“, ha dichiarato Eusebio Unzué, team manager della Movistar; di sicuro, da domani ci sarà ancora più spettacolo.

Le pagelle

Cummings Steve, 10: tempi e modi della sua azione semplicemente perfetti. Eccellente pistard e gregario di lusso, conferma di saper cogliere perfettamente le occasioni che gli si presentano davanti, come già avvenuto, ad esempio, alla Coppa Bernocchi 2008.

Flechia Juan Antonio, 7.5: è bello rivederlo all’attacco (ovviamente, nell’unica giornata “giusta” per le fughe) dopo tanto tempo. Stavolta però, si fa beffare da Cummings, il cui tempismo è più preciso di quello dell’esperto passista del team Sky.

Viviani Elia, 6.5: coraggioso, forse persino un po’ folle ad andare in fuga. Ma tanta, tantissima rabbia per come sfuma un’occasione d’oro: certo, è merito degli avversari che si coalizzano contro di lui, tuttavia oggi c’erano tutti i presupposti per vincere.

Argos-Shimano, 5: oggi la squadra di Degenkolb toppa. Consuma ogni grammo di energia per tenere a bada gli attaccanti, ma nel finale non ha più la forza per chiudere. Non è la Sky e si vede.

foto tratta da cyclingtopics.it

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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