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Atletica, campionati nazionali allievi: Caiffa sugli scudi

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Allo stadio Ridolfi di Firenze si è svolta la prima giornata dei campionati nazionali allievi (riservato alle classi ’95-’96). In generale si sono viste delle buone prestazioni con discreto valore tecnico e con alcune prospettive per l’imminente futuro.

 

A spiccare su tutti è il grandissimo stato di forma di Andrea Caiffa (Fiamme Oro) che realizza una doppietta da campioncino: getto del peso e lancio del disco. Realizza il suo personal best nella prima prova (18.49) e poi si scatena nella seconda, quando sfodera tutta la sua potenza e si spinge fino a 59.11, seconda prestazione italiana di sempre nella categoria, inferiore solo al 59.63 di Martin Pilato, nonché ottavo risultato mondiale nel 2012. Una grandissima misura per sbaragliare una concorrenza agguerrita con i primi cinque oltre la fettuccia dei 50 metri.

 

Bel numero di Paola Padovan (Athletic Club Belluno, nella foto FIDAL/Colombo) che ha spedito il suo giavellotto a 48.18 metri, che è anche la miglior prestazione nazionale. Da ricordare, però, che l’attrezzo quest’anno pesa solo500 grammi, a differenza dei consueti 600. Per la feltrina arriva così un bel bis dopo il titolo cadetti di due anni fa. Dietro di lei la marocchina Amina Anice (Atletica Vicentina, 42.45) e Marianna Denti (Atletica Lecco Colombo, 41.75).

 

Il gruppo dei ragazzi impegnati sui 2000 è da seguire con parecchia attenzione. Dopo l’uscita del capolista stagionale Alessandro Bussone, sull’ultima barriera emerge Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle Simoni), figlio di egiziani, che vince con un buon 6:06.43 davanti a Giovanni Corà (Atletica Vicentina, 6:08.40) e a Omar Guerniche (Cento Torri Pavia, 6:10.08).

Stesso discorso vale anche per le ragazze. Carolina Michielin (Montello Runners Club) ci tiene troppo a rispettare il pronostico e si prodiga in una rincorsa solitaria dal primo metro che la vede poi trionfare in 7:09.07. Con un passaggio da 3’30’’ a metà gara aveva pure sognato di infrangere la fatidica barriera dei sette minuti, ma poi è stata costretta a calare il ritmo. Alice Endrizzi (Atletica Valli di Non e Sole) e Stefania Vernacchio (Libertas Amatori Benevento) riescono ad andare sotto i loro personali e a inserirsi alle soglie delle top10 di sempre nella categoria.

 

A sorpresa il lungo maschile si rivela di particolare interesse, nonostante negli occhi avessimo ancora i duelli tra il bronzo mondiale Stefano Braga e il veneziano Riccardo Pagan. A spuntarla oggi è stato il barese Angelo Barvulli (Giovani Atleti Bari) che migliora il personale a 7.18 (vento nullo), superando il favoritissimo cubano Harold Barruecos (Atletica Vicentina, 7.14).

Al femminile, con le assenze delle finaliste mondiali Ottavia Cestonaro e Anastassia Angioi, riesce a mettere il sigillo Giulia Sportoletti (5 Cerchi Seregno). La promessa per eccellenza delle prove multiple, con una bacheca molto importante nel settore, salta a 5.63 alla seconda prova e può gioire davanti alla ghanese Stefania Ackon (Sisport Fiat, 5.58).

 

Sui 1500m femminili si capovolge l’esito di Rieti 2011 con Giulia Aprile (Atletica Firenze Marathon, 4:36.23) che la spunta su Isabella Papa (Tirreno Atletica Civitavechhia, 4:40.68) dopo una gara tattica che ha pregiudicato la possibilità di ottenere i tempi.

Tra i ragazzi ottimo lo sprint finale di Raffaele Nonne (Atletica Gogeano, 4:07.31) che riesce a ravvivare in solitaria una gara dal ritmo blando per almeno due terzi del suo svolgimento.

 

Lascia un’impressione positiva il 200 di Pietro Pivotto (Rodengo Saiano, 22.24), già tricolore sui 300 ai cadetti di Cles 2010. Per lui un dominio che si estende a dismisura sul rettilineo.

Al femminile c’era grande attesa per il confronto tra l’italo dominicana Johanelis Herrera (Fondazione Bentegodi, 25.26) e l’italo-guineinana Micaela Moroni (Libertas Cus Perugia, 25.53). Sono due atleti interessanti, ma oggi non c’è stato modo di correre forte sul serio.

 

La marcia non brilla particolarmente e ci sono alcune cose da rivedere. Partecipazione sempre ampia ma livello non eccellente. Sui 5000m titolo a Nicole Colombi (US Scanrorosciata, 24:20.71) davanti a Erika Scolozzi (Atletica Don Milani, 24:38.13) e a Giorgia Menis (campionessa indoor in carica, CUS Trieste, 24:41.21).

Sui 10000m solo in sette vanno sotto i 50 minuti e il fatto che Daniele Todisco (Geas Atletica, nuovo personale a 46:13.57) riesce a doppiare tutti tranne Andrea Agrusti (I Guerrieri del Pavone, 47:42.90) la dice tutta sul livello di gara.

 

Nell’asta si capisce fin da subito che Roberta Bruni non è più nella categoria. Vince Lucia Zotti (Atletica Brugnera Friulintagli) con 3.40.

Nell’alto uomini si perde il favorito di giornata Michele Meraviglia (Atletica Bergamo 59 Creberg, 1.97m) e trionfa Alessandro Norgbey (Running Club Futura) che tocca i due metri. Terzo la rivelazione dell’anno Edoardo Gambaretto (Atletica Vicentina, 1.97m).

 

Le due 4×100 vanno alla Simoni (43.33) che approfitta dei troppi errori dell’Atletica Vicentina, e alle ragazze della Sisport Fiat già dominatrici tra i cadetti (47.74).

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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