Ciclismo

Luca Wackermann: “Che stagione! E sogno la Liegi…”

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Ha stupito come stagista della Lampre-ISD, dimostrandosi subito in grado di poter gareggiare ad armi pari con i professionisti. Forse meno nome di altri neo-prof come Aru e Cattaneo, Luca Wackermann ha subito messo in chiaro che vuole un posto di spicco nel panorama del pedale italiano. Andiamo a scoprire questo giovane corridore milanese che passerà definitivamente pro l’anno prossimo.

Luca, questo 2012 per te sarà un anno da ricordare! Tra gli Under 23, nonostante una sola vittoria, ti sei piazzato quasi sempre nelle primissime posizioni: come valuti la tua stagione?

“Una stagione di cui devo essere sicuramente soddisfatto: tanti piazzamenti, una vittoria, la convocazione in nazionale per il Giro del Canada e la ciliegina sulla torta rappresentata dallo stage alla Lampre-ISD. E’ andata anche oltre le aspettative!” .

Quanto è diverso il modo di correre tra Under23 e professionisti? 

“Tra i prof. mi sono trovato subito a mio agio: il modo di correre è diverso rispetto ai dilettanti, ma mi trovo addirittura meglio. Però quando decidono di andare forte, si va veramente a tutta…” .

Ti sei messo in mostra sopratutto al Trittico Lombardo, dimostrandoti subito competitivo. Hai colto un quinto posto alla Tre Valli varesine, eri conscio di poter ottenere un risultato di questo genere? 

“Ero andato già bene alla Coppa Bernocchi, arrivando tra i primi. La Tre Valli, invece, si può dire che era disegnata per le mie caratteristiche, quindi sapevo di poter fare bene” .

Ti abbiamo vista fare fuoco e fiamme sugli strappi, rimanendo a ruota di atleti molto quotati: che tipo di corridore ti senti? 

“Si può dire che sono un corridore completo, vado forte sia in salita che quando la strada spiana. Me la cavo anche a cronometro, ma sono ancora giovane e posso migliorare tanto!”.

Quali sono gli obiettivi per il finale di stagione?

Dopo il Giro di Padania mi aspettavo una convocazione in nazionale per il Mondiale, che però non è arrivata, pazienza. A questo punto farò altre 3 corse in Toscana prima di chiudere la stagione a fine settembre”.

Alla Lampre era stagista con te anche Mattia Cattaneo. Per l’Italia si sta affacciando alle porte del professionismo una generazione di corridori che sembra veramente di altissimo livello: credi che possa essere la spinta giusta anche per far riavvicinare la gente al ciclismo, specialmente le grandi masse che ora si disinteressano di uno sport storico per il nostro paese? 

Vero, si sta affacciando una nuova e giovane generazione di talenti. Personalmente spero di crescere il più possibile seguendo i consigli dei corridori più esperti, imparando al meglio questo mestiere e facendo avvicinare al mondo del ciclismo più persone possibili” .

L’anno prossimo tornerai a correre tra gli Under 23? 

“No, debutterò ufficialmente con la squadra di Saronni, la Lampre. Per me è un onore e mi impegnerò al massimo per fare del mio meglio” .

Qual è la corsa che sogni di vincere più di ogni altra in futuro? 

“Tra i professionisti sogno, un giorno, di vincere la Liegi-Bastogne-Liegi”.

Cosa risponderesti, invece, a coloro che collegano il ciclismo al doping?

“Io sono assolutamente contro il doping. Mio padre mi ha sempre insegnato ad andare avanti con le mie gambe mentre a quelli che non sanno fare sacrifici dico di andare a lavorare!” .

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

foto: italiaciclismo.net

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