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Mondiali Juniores: ad Oskar Svendsen la cronometro!

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Il norvegese Oskar Svendsen ha conquistato, questa mattina, la maglia iridata nella prova a cronometro, tra gli juniores, ai Campionati Mondiali di ciclismo a Valkenburg in Olanda.

Il neocampione del mondo ha completato la prova, su un totale di 26km, in 35’34”75, precedendo lo sloveno Matej Mohoric per 7”. Terzo gradino del podio per il tedesco Maximilian Schachmann, a 11” dalla prima posizione. Ai piedi del podio, ed escluso dalle medaglie per soli 77 centesimi, si è classificato l’australiano Alexander Morgan, seguito dal danese Mathias Krigbaum. L’Italia schierava due rappresentanti: Giacomo Peroni ha chiuso in 28esima posizione ad 1’30” da Svendsen, seguito proprio dal connazionale Mattia Frapporti, 29esimo.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

 

1 Commento

  1. Federico Militello

    19 Settembre 2012 at 19:50

    Concordo che senz’altro si può fare meglio di Londra, tuttavia solo in termini di partecipazione ai Giochi, mentre le medaglie, oggettivamente, in questo momento sono distanti millenni luce!

  2. Federico Militello

    19 Settembre 2012 at 09:38

    Gabriele, il problema è che per i cambiamenti radicali servono diversi anni, dunque, anche qualora vi fosse questa volontà, l’obiettivo dovrebbe essere rivolto alle Olimpiadi del 2020. Rio è troppo vicina.

    • Gabriele

      19 Settembre 2012 at 16:00

      I frutti si colgono dopo anni, sono d’accordo. Ma, a parte il fatto che nel 2020 con questa dirigenza forse staremo anche peggio di adesso, secondo me quattro anni non sono pochi. La base, i talenti ci sono, soprattutto nel settore giovanile femminile, e quindi con la dovuta organizzazione meglio di Londra si può senz’altro fare. Qualche medaglia si può senz’altro vincere.
      Ciao a tutti
      Gabriele

  3. Gabriele

    18 Settembre 2012 at 23:31

    Prendo spunto dal convegno post-olimpico di oggi del CONI e mi riallaccio a quanto detto in altre circostanze: ribadisco, per restare nel G10, e magari migliorare il rendimento (cosa possibilissima, vista la nostra tradizione), è necessario che nel ciclismo l’Italia recuperi il ruolo di nazione guida che storicamente ci appartiene. Come mai ad Atlanta ’96 abbiamo vinto QUATTRO ori e la federazione non ha fatto nulla per arrestare il progressivo declino? Si è assecondata la miope politica delle squadre che facevano solo attività su strada e, sedici anni dopo, il risultato è che quasi non abbiamo più neppure atleti competitivi su strada, né in linea né a cronometro!
    Urge cambiare direzione! Urge cambiare i programmi! Urge cambiare dirigenza!
    Ciao a tutti.

    Gabriele

  4. Federico Militello

    18 Settembre 2012 at 10:54

    La risposta? No, non lo capiranno, almeno finché i vertici federali rimarranno questi.

  5. seveweb

    18 Settembre 2012 at 08:38

    Visto anche il risultato della under23, quand’è che in Italia, i “gestori” del ciclismo agonistico capiranno che per costruire dei buoni atleti su strada è fondamentale la pista e la cronometro ? Ormai è anni che si parla di questa lacuna tecnica ma non si vedono tentativi lungimiranti di risolverli, specialmente per la cronometro.

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