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Pallavolo, Macerata: la Supercoppa è tua!

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Al Pala Panini di Modena la Cucine Lube Banca Marche Macerata va a prendersi una meritatissima Supercoppa Italiana contro la Itas Diatec Trentino. Gli scudettati battono i detentori della Coppa nazionale con uno spettacolare 3-2 (25-23; 19-25; 28-26; 20-25; 15-11) e si portano a casa questo trofeo per la terza volta nella loro storia.

Era il primo appuntamento di una lunga stagione e suonava come la rivincita del V-day di maggio quando il sestetto di Giuliani riuscì a sorpresa a ribaltare il 2-0 che gli uomini di Stoytchev avevano sigillato sull’incontro. C’è stato poco da fare.

I marchigiani sono parsi più convinti, motivati e rodati nei momenti decisivi come gli arrivi in volata del primo e del terzo parziale, suggellati poi in un tie-break che dall’otto pari si è dimostrato una discesa verso l’apoteosi. I trentini hanno fatto capire che quando li si lascia giocare in scioltezza non ce n’è per nessuno e che con un piccolo margine di vantaggio possono andare via facilmente (il secondo e il quarto set insegnano), ma soffrono terribilmente i testa a testa ravvicinati e le battaglie sotto rete. Che ora subentri un problema psicologico nei confronti degli storici rivali? Sarà il campionato a dircelo.

 

Da annotare la super prestazione di Ivan Zaytsev (non a caso premiato come miglior giocatore dell’incontro) nella formazione vincitrice, protagonista in lungo e in largo specialmente nel primo gioco quando tre suoi ace consecutivi hanno spaccato in due la dirittura d’arrivo. Le sue bombe sugli inviti di un ottimo Travica sono state decisive per portare a casa la coppa. Cambia la maglia, cambiano i meccanismi, cambiano i compagni ma la classe cristallina dello Zar non cambia. È indubbiamente l’acquisto più azzeccato della Lube, che non ha da lamentarsi neanche del nuovo arrivato: il libero Henno. È stato fenomenale tutte le volte che è stato chiamato in discussione, protagonista di salvataggi stupendi e sempre pronto a mettersi in discussione. Se le premesse sono queste si profila una grande stagione: Exiga sembra già dimenticato. Con le altre facce di bronzo olimpico Christian Savani (che ha giocato spesso in diagonale con il regista) e Simone Parodi l’attacco è stato fulminante è decisivo (è in fase offensiva che sostanzialmente si è decisa la partita). Poi quando il capitano si fa male nel quarto parziale viene dato spazio a Jiri Kovar: perfetto.

 

Dall’altra parte della rete è mancato quel pizzico di cattiveria in più. Sono saltati alcuni equilibri nei momenti clou, cosa che non dovrebbe capitare a una squadra che ormai si conosce a memoria e che non ha sostanzialmente cambiato nulla. È mancato tanto al servizio (ci sta per essere alla prima uscita), l’attacco non è stato sempre all’altezza e non sono bastati alcuni attacchi di Kazinsky (per il primo anno presentatosi a settembre senza avere nelle gambe gli impegni con la nazionale) e di Juantorena (rimasto in Italia quando invece sembrava già sul volo per la Russia) per tenere a galla la baracca. Bella la prestazione di Birarelli fondamentale in parecchi muri.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

(grazie a Pallavolo nel sangue per la foto)

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