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Rugby | Alfredo Gavazzi il nuovo presidente della Federazione

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Il volto nuovo a capo della Federazione Italiana Rugby porta il nome di Alfredo Gavazzi. È lui infatti il nuovo presidente della Federugby avendo ricevuto il 55% delle preferenze dall’assemblea elettiva, battendo la concorrenza di Amerino Zatta e di Gianni Amore. Gavazzi succede quindi a Giancarlo Dondi, il cui mandato termina ufficialmente dopo 16 anni. Dondi, tra l’altro, stamane è stato insignito del titolo di presidente onorario della Federazione.

3 Commenti

1 Commento

  1. franky

    16 Settembre 2012 at 19:34

    si certo i bilanci si fanno sempre alla fine ma le premesse non sono ottime comunque aspettiamo; concordo sul giudizio riguardante treviso, secondo me l’unica gestione professionale ad alto livello in italia anche loro sbagliano ma mi sembrano gli unici che programmano bene (parlo di alto livello perché ci sono molti club che con le poche risorse che hanno riescono comunque a dare il loro contributo al movimento)

  2. Federico Militello

    16 Settembre 2012 at 15:27

    Io direi di aspettare prima di giudicare l’operato di Gavazzi. Quest’anno sono convinto che si cominceranno a vedere i primi frutti della Celtic League anche per la Nazionale. Una Treviso tutta italiana che sta dando spettacolo è già un segnale importantissimo.

  3. franky

    15 Settembre 2012 at 18:18

    come non detto … prima delusione dalle elezioni federali; ora manca solo che rieleggono arese, barelli, gandola
    spero tanto di sbagliarmi ma il rugby italiano rischia molto con questa elezione, gavazzi ha già promesso una terza franchigia : impossibile realizzarla (bene!!!) causa mancanza di soldi, di atleti, di risorse, di capacità gestionale; aprirà centri di formazione in tutta italia spero funzionino bene ma a mio parere toglieranno sempre più la formazione nella piccola società, cosa già fatta con le accademie che sono una buona idea ma realizzata male perché la vera formazione sportiva deve avvenire nei club e poi queste accademie, se ci devono essere, raccolgono i migliori.
    Abbiamo una nazionale che non riesce più a crescere in particolare dal punto del vista del gioco (e non può essere solo colpa degli allenatori), una squadra in celtic creata quasi dal nulla o sulla cenere degli aironi che naturalmente prenderà scoppole nel primo anno, un under 20 che fatica a ottenere risultati; certo qualche talento è emerso ma è ancora troppo poco rispetto al potenziale che abbiamo, inoltre c’è una gestione provinciale dell’alto livello dove invece servirebbe professionalità. Per me era un’occasione per cambiare, per migliorare comunque mi complimento per la vittoria e spero che si faccia il bene del rugby.

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